Tassa di successione

In una svolta che sta scuotendo il panorama finanziario britannico, si mormora che il Primo Ministro Rishi Sunak sia in procinto di annunciare, nella prossima conferenza del Partito Conservatore, la volontà di abolire l’imposta sulla successione (IHT).
La possibile riduzione, seguita dall’abolizione completa di questa tassa, fa parte di una serie di annunci mirati a soddisfare il pubblico in vista della conferenza del Partito Conservatore del mese prossimo.
La proposta, destinata a rivoluzionare il sistema tributario del paese, ha raccolto elogi e critiche in egual misura.
Attualmente, l’IHT è applicata al 40% su patrimoni che superano le £325.000 per un individuo e £650.000 per una coppia.
Tuttavia, secondo quanto proposto da Sunak, questo tributo, spesso chiamato ‘tassa sulla morte’ e considerato ‘moralmente sbagliato’ da personalità come Nadhim Zahawi e Jacob-Rees Mogg, verrebbe eliminato del tutto. Questa decisione allineerebbe il Regno Unito a paesi come Australia e Canada, dove l’imposta sulla successione è già stata abolita.
Un’idea al vaglio prevederebbe che Sunak annunci l’intenzione di ridurre gradualmente l’aliquota del 40% della IHT nel bilancio di marzo, delineando un piano per la sua completa abolizione nei prossimi anni.

Impatto per i singoli cittadini
L’abolizione della IHT potrebbe offrire un significativo sollievo finanziario a coloro che erediteranno beni. Senza l’onere di una tassa del 40%, gli eredi potrebbero ricevere l’intero patrimonio, incrementando potenzialmente la ricchezza per le generazioni future. Per le famiglie abbienti, ciò potrebbe tradursi in risparmi considerevoli.
Tuttavia, i critici ritengono che questa mossa potrebbe aggravare la disuguaglianza di ricchezza, beneficiando principalmente le famiglie più ricche. Sostengono che l’attuale IHT svolga un ruolo fondamentale nella redistribuzione della ricchezza.

Impatto sull’economia
L’Ufficio di Responsabilità del Bilancio (OBR) stima che l’IHT produca circa £5,4 miliardi all’anno, rappresentando meno dell’1% delle entrate fiscali totali. Nonostante il suo contributo relativamente limitato, la sua abolizione potrebbe creare un vuoto nelle finanze pubbliche britanniche.
Alcuni economisti ritengono che la perdita potrebbe essere compensata da una maggiore spesa e investimento, stimolati dalla maggiore ricchezza conservata dai beneficiari. Tuttavia, altri sono scettici sull’effettivo impatto positivo, dato il contributo relativamente esiguo della IHT rispetto ad altre imposte.
Il dibattito politico sulla proposta di Sunak è acceso. Molti ritengono che la IHT rappresenti una doppia imposizione ingiusta, ma altri sostengono la sua importanza nella promozione della mobilità sociale.
Paul Johnson, direttore dell’istituto di studi fiscali, ha suggerito la possibilità di “riformare” l’IHT riducendo l’aliquota del 40% per alcuni patrimoni e rimuovendo alcune esenzioni. Tuttavia, ha anche espresso preoccupazione sull’abolizione completa, favorendo chi già detiene una grande ricchezza.

Infine, l’abolizione dell’IHT potrebbe diventare un tema chiave nelle future elezioni, mettendo alla prova la posizione di Sir Keir Starmer sulle eventuali riduzioni future.

Di Andy

International Tax Planner and Offshore Services Provider.