Il Ministro degli Affari Esteri ha confermato che la diplomazia di Antigua e Barbuda sta lavorando per difendere il Programma di Cittadinanza per Investimento (CIP) sulla scia delle preoccupazioni dell’Unione Europea.
Il ministro EP Chet Greene ha chiarito che una decisione finale non è stata ancora presa, ma l’eliminazione del CIP non sarà certo un’opzione.
Il Parlamento europeo ha votato di recente per chiedere alla Commissione di formulare una strategia per chiedere eventualmente che i programmi CBI siano rimossi in Antigua e Barbuda, Dominica, St Kitts e Nevis, e altri paesi.
Se il voto passa, questi paesi dovranno affrontare restrizioni sui visti.
Nuovamente, con la motivazione della sicurezza e della “leale cooperazione” l’Europa dimostra sempre più quale sia la sua strategia neo-colonialista: imporre restrizioni e sanzioni a paesi terzi al fine di strozzarne le economie, rendendoli dipendenti dalle sovvenzioni europee.
Il Programma di Cittadinanza di Antigua e Barbuda è tra i più convenienti cui aderire.
A fronte di un investimento di 160.000$ tra donazione, due diligence e fee governative è possibile arrivare all’acquisizione del passaporto in circa 4-5 mesi.
Non è richiesta nessuna visita sull’isola, né alcuna intervista per l’approvazione.
Il passaporto di Antigua e Barbuda consente l’ingresso “visa free” in più di 120 paesi, tra cui area Schengen, UK, Hong Kong, Singapore, Emirati Arabi Uniti.
Non posso certi dire come andrà a finire, se tra 5 o 10 anni ancora vi saranno queste opportunità e sopratutto a questi costi, ma sicuramente per chi ne ha la possibilità oggi è il momento di muoversi per acquisire una seconda cittadinanza extra-europa.