VAT

Il sistema di tassazione del valore aggiunto, meglio noto come VAT (IVA in Italia, TVA in Francia, TVE in Spagna, MwSt in Germania), rappresenta una delle principali fonti di entrate per le singole nazioni.

Esso è applicato sulla vendita di beni e servizi e rappresenta il 10% delle risorse proprie dell’Unione Europea. Ma come funziona la VAT in Europa e quali sono le sue peculiarità?

Origini e Principi di Base

Il sistema VAT fu introdotto per la prima volta in Francia negli anni ’50 e si è rapidamente diffuso in tutta Europa. Esso è basato sul principio di tassare il “valore aggiunto” generato in ogni fase della produzione o distribuzione di un bene o servizio.

L’imposta sul valore aggiunto è caratterizzata dalla sua neutralità e trasparenza. 

Attraverso la neutralità i beni ed i servizi gravati dall’IVA giungono al consumatore finale con il medesimo carico fiscale, indipendentemente dal numero di cessioni intermedie effettuate. 

I soggetti intermedi quali imprenditori e professionisti, restano quindi indenni dal carico del tributo che viene trasferito al consumatore finale e l’imposta mantiene la sua efficacia anche in relazione a soggetti stabiliti in Stati membri diversi. 

Per ogni cessione di beni o prestazione di servizi soggetti all’imposta il venditore o prestatore addebita l’IVA con una aliquota esattamente proporzionale al prezzo di vendita, ma sarà tenuto a versare all’erario solo la differenza tra questo importo e la somma dell’IVA pagata sugli acquisti effettuati nell’esercizio dell’impresa.

Altro requisito caratteristico è la trasparenza del tributo, essendo questo precisamente identificabile in ogni stadio produttivo o distributivo ed evidenziato nella documentazione contabile che accompagna l’operazione soggetta (scontrino, fattura).

Tassi e Differenze tra Stati Membri

Sebbene la VAT sia armonizzata a livello europeo attraverso varie direttive dell’UE, gli Stati membri hanno una certa flessibilità nella definizione dei tassi applicabili. 

Questo ha portato a differenze significative tra i paesi: ad esempio, mentre alcuni paesi come la Danimarca hanno un tasso VAT standard relativamente alto (25%), altri, come il Lussemburgo, hanno tassi più bassi (17%).

L’IVA è stata introdotta in Italia il 1° gennaio 1973, in sostituzione della previgente I.G.E. ed in recepimento della Direttiva 67/227/CEE. 

Il funzionamento dell’imposta è tutt’ora regolato dal d.P.R. 26 ottobre 1972 n. 633, nel tempo soggetto a diverse modifiche, nonché da provvedimenti non inseriti nel corpo del decreto quali le norme sull’esportatore abituale, sugli scambi intracomunitari, sul regime del margineper la vendita di beni mobili usati e sulla fatturazione elettronica.

VAT e Commercio Elettronico

Con l’ascesa del commercio elettronico, la questione della VAT su transazioni online è diventata centrale. 

La questione non era e non è di secondaria importanza. 

La possibilità per il consumatore finale di acquistare un prodotto ad una aliquota IVA inferiore a quella nazionale può portare a scompensi nel funzionamento del mercato interno. 

Inoltre chi (quale nazione) è titolare dell’ IVA relativa ad una cessione di beni intra-europea? La nazione del venditore (il cedente) o quella dell’acquirente (il cessionario)? 

L’UE ha introdotto regole specifiche per garantire che la VAT sia correttamente applicata sulle vendite online, con particolare attenzione ai servizi digitali.

Inizialmente l’IVA veniva calcolata all’origine, ossia il venditore applicava la propria aliquota nazionale, come stesse vendendo localmente. Oggi invece si applica l’IVA a destino ed il venditore deve applicare l’IVA in vigore nella nazione del destinatario. 

Semplificando la procedura per questioni di spazio: il venditore applica l’IVA in vigore nel paese dell’acquirente e la incassa, provvederà poi alla liquidazione (mensile, trimestrale) dettagliando importi e nazioni destinatarie alla propria agenzia fiscale (sistema OSS), la quale provvederà a suddividere gli importi. 

Sfide e Futuro della VAT in Europa

La VAT continua ad evolversi per rispondere alle sfide di un mondo in rapido cambiamento. 

Il sistema attuale è ancora nella fase di “regime transitorio” a causa della riluttanza delle nazioni a cedere il controllo delle entrate derivate dall’IVA. 

Questioni come le frodi fiscali, la digitalizzazione dell’economia e la crescente globalizzazione rendono necessarie continue revisioni e aggiustamenti del sistema, almeno fintanto che non si giungerà ad un “regime definitivo” di imposizione a livello europeo. 

La VAT in Europa è un sistema complesso, con molte sfaccettature e differenze tra gli Stati membri. Mantenersi aggiornati sulle evoluzioni della VAT è essenziale per chi opera nel settore fiscale o nel commercio in Europa.

Di Andy

International Tax Planner and Offshore Services Provider.