Froda iVA

L’Amministrazione Nazionale delle Tasse e delle Dogane dell’Ungheria (NAV) ha recentemente sequestrato criptovalute per un valore di circa 800.000 euro. 

Questa mossa rientra in un’indagine più ampia riguardante un’organizzazione criminale sospettata di aver evaso IVA attraverso il sistema della frode carosello per un valore di tre miliardi di fiorini ungheresi, equivalenti a circa 7.5 milioni Euro

L’operazione ha richiesto un blitz in 28 diverse località, culminando nell’arresto di tre individui legati all’organizzazione. 

Quest’ultima, operante prevalentemente nel settore dell’elettronica di consumo, avrebbe sfruttato il regime del reverse charge interno e la figura del missing trader per evadere il pagamento dell’IVA dovuta sulle vendite. 

L’organizzazione avrebbe importato dispositivi elettronici, come smartphone, tablet e pannelli solari, esentasse da vari Paesi dell’UE che venivano successivamente venduti attraverso una rete di società fittizie (i missing trader), evitando così gli obblighi legati all’IVA. 

La NAV ha svelato che il gruppo modificava frequentemente queste società per poter vendere i dispositivi a prezzi vantaggiosi a grossisti e rivenditori. Grazie a questo sistema, l’organizzazione criminale ha evaso oltre 3 miliardi di fiorini in IVA.

Ma l’intervento della NAV non si è limitato solo alle criptovalute. Oltre a queste, sono stati sequestrati beni come pannelli solari, inverter associati, automobili, contanti, immobili e conti bancari per un valore superiore ai mezzo miliardo di forint. Le criptovalute sequestrate sono state poi trasferite in un portafoglio appositamente creato sotto il controllo della NAV.

Di Andy

International Tax Planner and Offshore Services Provider.