DAC8

Il Parlamento Europeo ha recentemente espresso un forte sostegno a favore della revisione della normativa fiscale relativa agli asset digitali, denominata DAC8. Questa misura mira a potenziare gli strumenti a disposizione delle autorità fiscali, consentendo loro di monitorare meglio le transazioni di asset digitali e i guadagni da esse derivanti. L’obiettivo principale è contrastare possibili frodi ed evasione fiscale nel settore.

Durante una seduta plenaria a Strasburgo, in Francia, i deputati hanno manifestato un ampio consenso sulla nuova versione della Direttiva sulla Cooperazione Amministrativa (DAC8), con 535 voti favorevoli, 57 contrari e 60 astensioni.

A differenza delle precedenti versioni della DAC, che affrontavano varie questioni di vigilanza finanziaria, questa ottava edizione introduce specifiche disposizioni per la dichiarazione fiscale delle transazioni di asset digitali. Grazie a questo aggiornamento, le autorità fiscali degli Stati membri avranno maggiore capacità di sorveglianza sulle transazioni digitali svolte sia da individui che da enti all’interno dell’Unione Europea.

La DAC8, proposta nel dicembre 2022 e ratificata il 16 maggio 2023, arriva dopo l’adozione della significativa legislazione MiCA dell’UE. Quest’ultima fornisce una base definitoria su cui si fonda il nuovo quadro fiscale.

Con l’entrata in vigore della nuova direttiva, i fornitori di servizi relativi agli asset digitali dovranno raccogliere dettagli sulle transazioni, indipendentemente dal loro valore, migliorando la tracciabilità e l’identificazione di operazioni sospette. Questo rafforzamento delle normative sottolinea l’impegno dell’UE nel combattere il riciclaggio di denaro e il finanziamento al terrorismo, proponendo anche la creazione di un nuovo organismo europeo specializzato in materia. La DAC8 prevede, inoltre, nuove regole per i grandi contribuenti e stringenti obblighi sulla comunicazione dei numeri identificativi fiscali.

Il nuovo quadro si allinea al Sistema di Segnalazione degli Asset Criptati (CARF), una struttura per la segnalazione standardizzata delle informazioni fiscali, e tiene conto delle modifiche proposte dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) lo scorso ottobre.

Elisabeth Svantesson, Ministro svedese delle Finanze, ha commentato che l’approvazione della DAC8 rappresenta una svolta decisiva contro chi ha sfruttato il mondo criptato per attività illegali o per eludere le sanzioni europee. La normativa è stata anche accolta positivamente al di fuori delle istituzioni parlamentari, come dimostrato dall’European Crypto Initiative, che ha definito la DAC8 come un elemento fondamentale per una maggiore armonizzazione del mercato delle criptovalute.

Con la recente approvazione in seduta plenaria, la DAC8 supera l’ultimo ostacolo legislativo. Gli Stati membri dell’UE hanno ora tempo fino al 31 dicembre 2025 per recepire la direttiva, che diventerà operativa dal 1° gennaio 2026.

Di Andy

International Tax Planner and Offshore Services Provider.