Danimarca

La Danimarca è il miglior paese dove vivere secondo il World Citizenship Report di quest’anno. 

Il Rapporto valuta 188 Paesi in base a cinque fattori ritenuti più importanti: sicurezza e protezione, opportunità economiche, qualità della vita, mobilità globale e libertà finanziaria.  

Nella classifica generale la Danimarca batte la Svizzera (2°), la Finlandia (3°) e la Svezia (4°). Italia si ferma al 29° posto.

Per quanto riguarda la sicurezza a vincere è l’Islanda, seguita da Nuova Zelanda, Svizzera e Danimarca. Italia, 41°. 

Nell’ambito delle opportunità economiche a farla da padrone sono Singapore, USA e Hong Kong. Al 4° posto (prima fra le nazioni europee) l’Olanda. Italia, 25°.

Qualità della vita: Monaco al primo posto seguita a breve distacco da Danimarca ed Hong Kong. Italia, 31°.

Mobilità globale, ossia “forza del passaporto”. Qui l’Italia se la gioca bene, 4° posto pari merito con Finlandia. Al primo posto invece troviamo il Giappone, seguito da Singapore e Spagna. 

Libertà finanziaria: Danimarca batte Nuova Zelanda, Singapore e Svizzera. Italia ferma al 49° posto. 

Per quanto riguarda invece le nazioni caraibiche che offrono programmi di cittadinanza economica St. Kitts e Nevis ha mantenuto la sua posizione di 48° su 188 Paesi nella classifica generale, mentre Grenada (49), Antigua e Barbuda (50), il Commonwealth di Dominica (52) e Santa Lucia (53) hanno seguito a ruota. 

Per decenni Paesi come gli Stati Uniti, il Canada, il Regno Unito e la Francia sono stati destinazioni attraenti per molti che volevano emigrare. 

Tuttavia, questi Paesi sono oggi tutti in difficoltà, sia dal punto di vista finanziario, con la minaccia di una recessione e di un’inflazione elevata, sia per quanto riguarda i disordini civili sotto forma di proteste e scioperi.

Il World Citizenship Report di quest’anno ha rilevato che gli individui con un elevato patrimonio netto (HNWI) sono alla ricerca di maggiori libertà assicurandosi una seconda casa attraverso programmi di residenza e cittadinanza.  

Le nazioni caraibiche offrono proprio questo da decenni:  Dominica si è classificata come la nazione caraibica CBI più sicura e protetta, e tutti e cinque i Paesi sono risultati quasi uguali in termini di opportunità economiche.  

Le piccole nazioni insulari stanno garantendo la loro prosperità e sostenibilità attraverso i programmi CBI, che continuano a essere un modo valido per le nazioni caraibiche di attrarre investimenti diretti esteri nelle loro economie, che vengono poi utilizzati per importanti progetti di sviluppo. 

La costruzione di un impianto geotermico da parte della Dominica, un altro esempio tangibile di come la nazione si stia allontanando dai combustibili fossili per diventare un’economia più verde, è stata resa possibile dalle entrate del CBI. 

La nazione di St. Kitts e Nevis sta seguendo l’esempio, abbandonando anch’essa i combustibili fossili. 

St. Kitts e Nevis ha fatto un ulteriore passo avanti nella serietà del suo programma CBI, istituendo una regolamentazione innovativa e all’avanguardia nel settore, che non solo migliorerà la reputazione internazionale del programma, ma assicurerà anche che gli investitori internazionali e i cittadini beneficino di una nazione sicura, protetta, stabile ed economicamente prospera. 

L’afflusso di fondi al settore privato ha avuto un impatto notevole sull’attività economica delle nazioni insulari, migliorando in molti casi i risultati fiscali e stimolando la crescita economica. 

Le nazioni caraibiche continuano a essere politicamente ed economicamente stabili, con un basso tasso di criminalità e ricche opportunità di investimento – quindi solide opzioni di investimento per coloro che cercano di raggiungere la libertà. 

Di Andy

International Tax Planner and Offshore Services Provider.