Stabile Organizzazione IVA

Il 4 settembre 2023, con la Sentenza n. 25685, la Sezione Tributaria della Corte di Cassazione ha affrontato una problematica rilevante nell’ambito del diritto tributario italiano. 

Ha esaminato la situazione di una società estera con un’organizzazione stabile in Italia, alla quale è stato negato il rimborso dell’IVA per le operazioni che aveva condotto in Italia, ed effettuate direttamente dalla casa madre.

La vera questione, in questo contesto, era se le transazioni IVA di una società non residente dovessero essere gestite esclusivamente attraverso la sua stabile organizzazione in Italia o meno.

In assenza di precedenti rilevanti presso la Corte di Cassazione, è stata utilizzata come punto di riferimento una nota decisione della Corte di giustizia dell’Unione Europea, ovvero il caso Commissione vs. Repubblica italiana (C-244/08).

Dopo aver analizzato la sentenza della Corte UE, la Cassazione ha dedotto alcuni punti fondamentali:

1. Il meccanismo di rimborso dell’IVA, che può avvenire attraverso una detrazione o un rimborso, si basa sul luogo in cui si trova la società.

2. Il criterio per determinare il luogo di stabilimento dipende dalla presenza di un’entità operativa stabile. Se c’è, la società è considerata stabilita in quel luogo.

3. Una società senza un’entità stabile in Italia può chiedere il rimborso dell’IVA solo come rimborso.

4. Se al contrario una società ha un’entità stabile in Italia, può richiedere il rimborso dell’IVA solo come detrazione, indipendentemente dal fatto che i beni e i servizi siano stati acquistati dall’entità stessa o dalla sede principale all’estero.

In sostanza, il punto cruciale della sentenza UE è che solo il luogo di stabilimento determina come una società può richiedere il rimborso dell’IVA. 

Pertanto, se una società ha un’entità stabile in Italia, deve essere considerata come stabilita in Italia e ha il diritto di detrarre l’IVA per gli acquisti effettuati nel paese, a prescindere da dove siano stati effettuati questi acquisti.

In un mondo globalizzato, questa decisione sottolinea l’importanza di comprendere le sfumature legali e fiscali dei vari paesi, soprattutto per le società multinazionali.

Di Andy

International Tax Planner and Offshore Services Provider.