Mauritius ,ex colonia inglese sita nell’ Oceano Indiano , offre agli imprenditori internazionali la scelta di due tipologia di società offshore : GBC1 ( Global Business License 1 ) e GBC2 ( denominate AC ) .
Alcuni punti salienti di Mauritius :
- Bassi costi amministrativi
- Trattati contro le doppie imposizioni con 44 Paesi
- Paese non identificato come “Paradiso Fiscale “
- Nessuna tassa sul capital gain
- Posizione strategica tra Asia e Africa
- Politicamente stabile
- Nessun registro pubblico
Completano l’offerta la presenza di primari istituti internazionali quali HSBC , Standard Chartered o Deutsche Bank . A Mauritius sono inoltre attive banche asiatiche , islamiche e banche locali .
Vediamo le principali differenze tra GBC1 e GBC2 .
Le GBC1 non rientrano propriamente tra le società offshore . Sono società a tutti gli effetti residenti a Mauritius e possono aderire ai trattati internazionali contro le doppie imposizioni . Necessitano di due direttori locali ed hanno contabilità e bilanci da presentare . La tassazione è al 15% , ma grazie al procedimento dei rimborsi governativi può essere ridotta al 3% . La nuova legge del 2018 ha però introdotto alcune limitazioni ed imposto particolari requisiti per poter essere in linea con i dettami OECD ,al fine di eliminare le GBC1 usate come mere shell company ( scatole vuote ) .
Molto più flessibile la legislazione delle GBC2 ( AC ) , vere e proprie società offshore a tassazione zero . Queste possono essere interamente costituite ed amministrate da non residenti , non necessitano di nessuna presenza reale sul territorio e non possono aderire ai trattati internazionali . Devono comunque presentare tax return annuale ( pur rimando esentate dal pagamento di ogni sorta di tributo ) , il che le rende comunque ben accette anche da banche internazionali che generalmente faticano ad interfacciarsi con le offshore prive di bilancio .
Ricordo che questo articolo si pone come semplice divulgazione ,e non sostituisce un consulenza per casi specifici che vanno sempre e comunque discussi con un tributarista di fiducia .
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