Il Presidente di Panama Laurentino Cortizo ha posto un veto parziale sulla “legge sulle cripto valute” che il Parlamento del Paese ha inviato al suo ufficio per la firma.
Il presidente Cortizo ha rimandato il disegno di legge al legislatore per un ulteriore dibattito sulle questioni da lui evidenziate.
Secondo la testata locale La Prensa, la principale preoccupazione del presidente è che il disegno di legge non adegui sufficientemente gli asset digitali alle norme che regolano il sistema bancario panamense.
Il presidente Cortizo aveva già espresso queste preoccupazioni in precedenza.
A maggio, intervenendo a un evento di Bloomberg, aveva dichiarato che difficilmente avrebbe firmato la legge nella sua forma attuale, in quanto potrebbe rallentare la campagna del Paese volta a ristabilire la propria reputazione presso gli organi di vigilanza finanziaria internazionali.
Lo status di Panama come paradiso fiscale lo ha messo nella lista di allerta di organismi come il Gruppo di azione finanziaria internazionale (GAFI).
Il disegno di legge modificato, se adottato definitivamente come legge di Panama, consentirà di utilizzare le cripto valute per i pagamenti di vari beni e servizi nel Paese, comprese le tasse.
Riconoscerà inoltre le organizzazioni autonome decentralizzate (DAO) e definirà il quadro per l’utilizzo della tecnologia blockchain da parte del governo per la tenuta dei registri.
Panama non è inoltre l’unico Paese latinoamericano che sta prendendo in seria considerazione l’adozione delle valute digitali. Altri, come Argentina, Honduras e Brasile, stanno cercando di seguire le orme di El Salvador.
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