Il governo di Hong Kong ha annunciato venerdì una serie di misure per attirare i ricchi family office a stabilirsi nell’hub finanziario cittadino, mentre le autorità cercano di ripristinare la fiducia delle imprese e l’attrattiva degli investitori dopo tre anni di severe norme COVID-19.
Un rinnovato programma di immigrazione per investimenti, nuove agevolazioni fiscali e incentivi come le strutture per il deposito di opere d’arte presso l’aeroporto internazionale della città faranno parte delle offerte per i family office nella regione amministrativa speciale cinese, ha dichiarato il governo in un comunicato.
L’annuncio arriva durante il Wealth for Good, al quale hanno partecipato oltre 100 family office e personalità del mondo economico, tra cui l’ex amministratore delegato di Yahoo Jerry Yang, il magnate Richard Li, Robert Rosen della Bill and Melinda Gates Foundation e Neil Shen, managing partner fondatore di Sequoia China.
“La dichiarazione politica dimostra la nostra determinazione a trasformare Hong Kong in un importante hub globale per i family office“, ha dichiarato Paul Chan, segretario finanziario della città.
Chan ha affermato che ciò contribuirà a sostenere il settore finanziario di Hong Kong, nonché aree quali la tecnologia, l’ecologia, l’arte e la cultura e la filantropia.
Il leader della città John Lee ha fissato l’obiettivo di attirare 200 grandi family office da insediare a Hong Kong entro il 2025.
La spinta di Hong Kong ad attrarre le famiglie facoltose arriva mentre molti individui e società facoltosi si sono spostati verso hub finanziari rivali, dopo che Pechino ha imposto a Hong Kong una legge sulla sicurezza nazionale nel 2020.
Lo spostamento è stato accelerato dalle severe restrizioni COVID che hanno sigillato i confini di Hong Kong e l’hanno isolata dal resto del mondo seguendo la politica cinese di zero COVID.
Benché queste restrizioni e chiusure non abbiamo impattato sulla clientela internazionale del settore offshore, ossia tutti gli imprenditori che utilizzano società di Hong Kong prive di reale presenza fisica e ad tassazione zero, la politica dello zero COVID ha invece avuto grandi ripercussioni per tutte le aziende con uffici fisici e personale dipendente internazionale.
Tra gli HUB Finanziari che hanno approfittato della chiusura di Hong Kong vi è in primis Singapore, il quale ha avuto una notevole crescita e sviluppo proprio nel periodo della pandemia.
Hong Kong sta cercando di conseguenza di ringiovanire la propria immagine ospitando una serie di eventi e conferenze progettati per attirare i visitatori internazionali, tra cui Art Basel, il Rugby Sevens e il festival musicale Creamfields che si terrà in aprile.
[…] Oriente a febbraio, alcuni investitori che ho incontrato hanno mostrato interesse a creare i loro family office qui in Asia, in particolare a Hong Kong, perché attratti dalle opportunità della Greater Bay Area“, ha […]