Belgio aiuti fiscali

Le autorità fiscali belghe utilizzeranno tutte le informazioni a loro disposizione per verificare che gli aiuti di Stato legati alla crisi del coronavirus non siano concessi alle imprese che operano attraverso i paradisi fiscali.

Il governo del Belgio ha messo in atto un pacchetto di misure per un totale di 50 miliardi di euro per aiutare le aziende a superare la crisi economica; ma è anche fermamente convinto che il denaro dei contribuenti non verrà utilizzato per salvare le aziende che usano i paradisi fiscali per evitare di pagare le tasse belghe.

Ad esempio le aziende possono sospendere i pagamenti delle imposte effettuate ogni trimestre senza subire interessi per tutto il periodo di crisi, per permettersi una maggiore flessibilità nel flusso di cassa.

Tale opzione, di per sé neutra dal punto di vista delle entrate, non sarà consentito se una società si trova ad avere una filiale in un paradiso fiscale, o ha effettuato pagamenti di 100.000 euro o più a una società registrata in un paradiso fiscale – a meno che il pagamento non possa essere pienamente giustificato come legittimo.

Secondo l’esperto di diritto tributario Luc De Broe, le misure governative saranno tanto più efficaci in quanto il governo utilizzerà la propria lista di 31 giurisdizioni considerate paradisi fiscali, piuttosto che la lista dell’Unione Europea che consiste di soli 12 territori.

L’anno scorso 790 società hanno presentato la dichiarazione obbligatoria dei pagamenti ai paesi della lista belga, per un valore totale di 172 miliardi di euro.

“Quindi è semplice”, ha detto De Broe. “Chiunque abbia dichiarato un pagamento di questo tipo per il periodo per il quale vorrebbe richiedere il beneficio fiscale Covid sarà rifiutato, a meno che non possa dimostrare che il pagamento è stato effettuato per un buon motivo”.

“Penso che il collegamento abbia senso anche quando diamo aiuti di Stato, per esempio alla Brussels Airlines”, ha detto. “Non darete centinaia di milioni a una compagnia che potrebbe dirottare i fondi verso un paradiso fiscale”. Non è possibile”.

La società madre di Brussels Airlines, il gruppo tedesco Lufthansa, ha diverse società controllate in paradisi fiscali tra cui Panama e le Isole Cayman, sottolinea De Tijd.

Fonte: https://www.brusselstimes.com/

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