aprire conto offshore da remoto

Aprire un conto offshore da remoto.

Nonostante i vari tentativi da parte degli stati e degli organismi sovranazionali (OCSE) di scoraggiarne l’utilizzo, sempre più persone sono interessate ad aprire un conto offshore da remoto. 

Notiamo però un netto cambio di visione da parte degli utilizzatori: non più una ricerca spasmodica di soluzioni per celare fondi frutto di evasione fiscale (utilizzo illegale), ma piuttosto ricerca di sicurezza, protezione e diversificazione del rischio.

Un utilizzo lecito quindi, con il proprio patrimonio dichiarato al fisco e mantenuto comunque su un conto offshore. A molti potrebbe sembrare un controsenso, ma non lo è affatto. 

Un conto offshore, anche se dichiarato alle proprie autorità fiscali, mantiene comunque le sue caratteristiche di privacy e sicurezza. Non sarà quindi possibile per i terzi richiedere informazioni alla banca o procedere a pignoramenti. 

La privacy è comunque assicurata: solo l’autorità fiscale conosce l’esistenza del conto, ma la stessa continua a rimanere celata ai terzi quali avvocati, ex-mogli, agenzie recupero crediti ecc ecc. 

Possiamo riassumere il tutto nel detto “guardare ma non toccare”. 

Dove aprire un conto offshore da remoto.

La scelta della nazione ave aprire il conto non deve e non può essere casuale. 

In base all’utilizzo che si andrà a fare del conto, alla propria cittadinanza ed alla propria residenza si andrà a restringere il campo delle opzioni disponibili. 

Per un italiano residente in Italia (o comunque in Europa) ci si orienterà su un conto bancario extra-europeo, compresi Svizzera, Liechtenstein, Monaco. 

Risiedere in Italia ed aprire un conto bancario in Austria o in un altro paese europeo non porta a nessun vantaggio particolare. Vi è solo l’apparenza di una maggiore sicurezza, ma nei fatti rintracciare un conto europeo non è molto diverso dal rintracciare un conto nazionale. 

L’operatività prevista è di fondamentale importanza per la scelta della banca. 

Un conto personale offshore in genere è autorizzato a ricevere:

– fondi da altro conto dello stesso titolare

– proventi di vincite, eredità 

– vendite di immobili o altre proprietà mobili o immobili

Pagamenti per prestazioni lavorativi o attività commerciali non sono generalmente autorizzate. 

Se si prevede di alimentare il conto con bonifici mensili di importi non elevati, diviene fondamentale valutare i costi di transazione. 

Tolte alcune nazioni (Emirati Arabi Uniti, Mauritius, Saint Lucia ad esempio) che utilizzano IBAN, nella maggior parte dei casi per inviare i pagamenti si utilizzerà il sistema SWIFT con banca intermediaria. 

Questo sistema è più lento, costoso e complesso. La commissione per un singolo bonifico può arrivare a 50/100 euro ed in molti casi, specie in Italia, sarà necessario recarsi in filiale per poter far inserire l’ordine di pagamento manualmente (ammesso e non concesso di trovare un impiegato che lo sappia fare). 

Se al contrario il conto verrà alimentato da un singolo bonifico iniziale, quale un’eredità, il costo di invio non diviene più un problema. 

Lo stesso discorso lo possiamo fare per i pagamenti in uscita dal conto offshore. 

Idealmente queste tipologie di conto andrebbero viste come dei salvadanai da cui attingere solo per le emergenze. 

Se si prevede di utilizzare tale conto per le spese giornaliere, si dovranno mettere in conto alti costi di gestione e commissioni di transazione. Personalmente sconsiglio tale utilizzo. 

Come aprire un conto offshore da remoto

Identificata la banca e verificata la sussistenza di tutti i requisiti richiesti si può procedere all’apertura del conto. 

Molte banche hanno dei formulari online da compilare, altre richiedono ancora di scaricare i moduli in PDF. 

In entrambi i casi sarà necessario compilarli in maniera chiara e precisa in ogni loro parte. 

Se stampati e compilati a mano, abbi cura della scrittura. 

Le informazioni fornite dovranno ovviamente essere veritiere e complete, specialmente quelle riguardanti l’origine dei fondi e l’operatività prevista. 

Dove sono richieste firme, queste dovranno essere leggibili e confrontabili con quella del passaporto. 

I formulari compilati e firmati andranno anticipati via email alla banca (PDF) ed in molti casi inviati successivamente in originale insieme alla documentazione di supporto richiesta. 

Altri documenti richiesti sono :

– copia del passaporto

– copia di utenza domestica quale prova di indirizzo

– documentazione comprovante la situazione patrimoniale e l’origine dei fondi depositati. 

Per l’ultimo punto si possono produrre: dichiarazione dei redditi, busta paga, estratto conto bancario, lettere di referenza, contratti di compravendita, atto eredità, etc etc. 

Tutti i documenti andranno autenticati e certificati nel proprio paese, se richiesto muniti di apostille ed in alcuni casi sarà infine necessario allegare una traduzione certificata. 

Una volta inviata tutta la documentazione si entra nella fase di follow-up. 

Verrà assegnato un responsabile alla pratica e questo inizierà il processo di due diligence, verificando le informazioni fornite e richiedendo -quasi sempre- informazioni aggiuntive. 

Queste devono essere fornite rapidamente e chiaramente. Dimostrarsi troppo preoccupati rispetto alla pratica, o cercare di eludere le richieste porta inesorabilmente al rifiuto da parte della banca di fornire i propri servizi. 

Una volta completata questa fase è abbastanza diffusa l’abitudine di fissare una intervista telefonica o solitamente una video-chat in cui il responsabile verifica:

– informazioni fornite

– reale corrispondenza tra documenti personali inviati e persona che opera. 

Questa intervista sarà chiaramente in inglese, è perciò necessario avere un minimo di conoscenza basilare della lingua. Alcune banche possono condurre la verifica anche in tedesco, francese, russo, cinese o spagnolo. Quasi nessuna in Italiano. 

Se tutto il procedimento ha esito positivo, il conto viene attivato ed i dati di accesso comunicati alla email fornita. 

A questo punto il conto è pronto per ricevere il primo bonifico, che deve avvenire in breve termine per coprire le spese iniziali di apertura e per raggiungere il saldo minimo richiesto dalla banca. 

Venir meno al saldo minimo può portare a penalità ed alla chiusura del conto. 

Vuoi maggiori informazioni? Guarda qui.

Di Andy

International Tax Planner and Offshore Services Provider.