Paladini della giustizia o criminali ?
Come per i “Panama Papers ” o la ” lista Falciani” , anche per quest’ultima vicenda ( Paradise Papers ) ci si concentra sul fine ma non sui mezzi .
Appleby , come ai tempi Mossak & Fonseca o HSBC ,non ha “perso” online i suoi documenti e non li ha pubblicati erroneamente da nessuna parte . Tutti questi documenti sono stati loro sottratti illegalmente.
Appleby è stata oggetto di un pesante attacco informatico , perpetrato da hacker professionisti che hanno coperto poi le loro tracce .
Da quando è diventato legale violare un sistema informatico di un azienda e divulgare dati sensibili dei loro clienti ? Non è dato saperlo , gli Stati nazionali e la UE stessa si preoccupano più di poter leggere questi documenti che del mantenimento di uno Stato di Diritto .
Arrivati a questo punto , sarà tollerato anche l’introdursi nottetempo negli uffici di un avvocato ,appropriarsi di tutte le sue pratiche e pubblicarle poi il giorno dopo ? L’indirizzo è senza dubbio questo .
Ancora una volta si dimostra come l’offshore sia una strada necessaria al fine di tutelare il proprio diritto alla privacy ,specie di fronte ad individui che si auto-eleggono paladini della giustizia ( ma esonerati dal seguire le leggi a loro scomode ) .
Suggerire che tutti , dalla Regina d’Inghilterra a Bono stanno utilizzando strumenti offshore per evadere le tasse è l’affermazione più stupida che si possa scrivere ,ne ho dato spiegazione in un precedente articolo .
Simili attacchi andrebbero perseguiti penalmente ,invece vengono tollerati se non peggio incentivati . Le leggi vanno seguite da tutti , anche dallo Stato , anche se queste limitano i suoi poteri .
Uno Stato senza limitazioni di potere è un regime dittatoriale .