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I centri finanziari offshore ( OFCs ) sono nuovamente sotto attacco in questi giorni . Dopo i Panama Papers ecco i Paradise Papers.

Attacchi perpetrati sempre dallo stesso gruppo di giornalisti ,per lo più abbastanza ignoranti sull’argomento ,che cercando fama e visualità presentanto in maniera distorta argomenti che nemmeno lor comprendono . Come sempre ,si punta a parlare a chi non ha strumenti per discernere il vero dal falso . Il successo è così assicurato .

La verità è che i principali OFCs sono estremamente ben regolati e lo sono da molti anni. È molto più difficile istituire una società a Jersey ,alle BVI o a Hong Kong che in Italia . Certo ,costa meno ,ma le procedure KYC ( Know Your Client ) sono molto strette e rigorose . In Italia si può benssimo intestare una SRL ad un senza tetto , nei centri offshore no . Il motivo ? Tra i documenti richiesti vi è una ( o più ) ” reference letter ” , lettera di referenza , emessa da una banca rispettabile ,da un avvocato ,commercialista o notaio . In alcuni casi ne vengono chieste anche due di diversa proveniena . I documenti forniti vengono poi certificati e le identità verificate .

Tutti i principali OFCs sono conformi alle norme internazionali in materia di riciclaggio di denaro, scambio di informazioni fiscali e corporate governance. Infatti, OCSE ha in black list solamente 4 Paesi : Nauru , Niue , Guatemala e Uruguay ( quest’ultimo in uscita ) .

Se si sta commerciando o investendo a livello internazionale, un’azienda offshore è un elemento fondamentale per la propria attività.

Punto di forza dei OFCs è l’ottimo sistema giuridico ed i professionisti esperti nei settori legale, fiduciario e di corporate governance. Risolvere una controversia giuridica in un Paese emergente potrebbe trasformarsi in un processo lungo ed incerto , al contrario i centri offhore garantiscono sistemi giuridici efficienti ,rapidi ed affidabili su cui fare affidamento ( certezza del diritto ) .

Far quotare una società Nigeriana alla Borsa di Londra è praticamente impossibile , viceversa vi si trovano decine se non centinaia di società delle BVI e delle Cayman a dimostrazione degli alti standard di regolamentazione che queste giurisdizioni garantiscono .

Un altro motivo per l’utilizzo delle offshore sono i trattati bilaterali in essere . Mauritius ha eccellenti trattati con l’India ,e per questo è la miglior scelta per investire in quelle aree .

Hong Kong fa lo stesso rispetto alla Cina ; Barbados ,membro del Caricom , con i Caraibi .

La stampa spesso è ossessionata dal fatto che molti OFCs hanno zero o bassi tassi di imposta sulle società e conclude che queste imprese evitano così tutte le tasse. Questo non è semplicemente vero, poiché praticamente in ogni paese in cui un’azienda offshore intende commerciare o investire dovrà pagare le tasse locali . Una SRL detenuta da una società delle Cayman sarà tenuta a pagare le tasse in Italia come qualsiasi altra impresa locale . – prima linea di tassazione

Dividendi , royalties ,interessi pagati verso l’estero saranno poi più o meno tassati in base ai tratti vigenti tra i due Paesi . – seconda linea di tassazione

Oltre a questi abbiamo un ulteriore terza linea di tassazione : l’azionista o gli azionisti che detengono le quote di una società offshore ,saranno tassati a loro volta nel loro Paese di residenza per i redditi prodotti secondo la propria legislazione .

Senza gli OFCs molto semplicemente non potrebbe esistere il nostro mondo globalizzato ed il PIL globale sarebbe inferiore . Gli OFCs rappresentano la linea di congiunzione per operare tra i continenti e tra giurisdizioni con diversi ordinamenti giuridici .

Di Andy

International Tax Planner and Offshore Services Provider.

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