Riforma fiscale globale ONU

L’approvazione della nuova Convenzione quadro delle Nazioni Unite sulla cooperazione fiscale internazionale segna un punto di svolta nella governance fiscale globale. Il 16 agosto 2024, l’Assemblea Generale dell’ONU ha votato a favore di un documento storico, con 110 paesi che hanno sostenuto i Termini di Riferimento per l’istituzione di una convenzione globale. Questa iniziativa, sostenuta principalmente dai paesi in via di sviluppo, mira a riformare un sistema fiscale internazionale che per decenni ha favorito le nazioni più ricche, lasciando i paesi meno sviluppati a fronteggiare significative perdite di entrate fiscali.

La nuova convenzione dell’ONU si propone di affrontare diverse criticità del sistema fiscale globale, incluse l’evasione e l’elusione fiscale da parte delle multinazionali, la tassazione dei servizi digitali e la prevenzione dei flussi finanziari illeciti. Questi temi, precedentemente gestiti dall’OCSE attraverso il progetto BEPS, sono stati criticati per essere insufficienti e sbilanciati a favore dei paesi del G20. L’ONU, con questa convenzione, mira a creare un sistema più equo e inclusivo che risponda meglio alle esigenze dei paesi in via di sviluppo.

La convenzione prevede la creazione di un organismo globale permanente per la cooperazione fiscale, che dovrà affrontare sfide fiscali sia attuali che future. Tra i temi prioritari vi è la tassazione dell’economia digitalizzata e la lotta contro le pratiche fiscali dannose, ambiti che potrebbero generare significative entrate fiscali a livello globale.

Tuttavia, non mancano le sfide politiche. Otto paesi, tra cui Stati Uniti e Regno Unito, hanno votato contro, e molti paesi dell’Unione Europea si sono astenuti, evidenziando le tensioni tra i paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo riguardo alla redistribuzione dei diritti di tassazione.

Questo passo rappresenta una vittoria significativa per i paesi in via di sviluppo, che da tempo chiedono un maggiore coinvolgimento nella definizione delle regole fiscali internazionali. Se implementata con successo, la convenzione ONU potrebbe ridurre drasticamente l’uso dei paradisi fiscali e rafforzare la capacità dei paesi di finanziare il proprio sviluppo economico e sociale.

Fonti: International Consortium of Investigative Journalists (ICIJ), Global Policy Forum, Tax Justice Network, Afronomics Law

Di Andy

International Tax Planner and Offshore Services Provider.