Un gruppo di politici di Guernsey ha proposto l’introduzione di un’imposta sulle società del 15% per le imprese locali come alternativa all’introduzione dell’imposta sui beni ed i servizi (GST) che andrebbe a gravare sugli individui.
Il deputato Charles Parkinson, che fa parte del gruppo anti-GST, ha criticato l’introduzione di una Goods and Services Tax prima di rivedere l’attuale regime fiscale 0-10.
Attualmente, le società di Guernsey pagano le tasse solo sui redditi locali. Grazie alla tassazione territoriale le società che generano profitti all’ estero pagano lo 0%, altre il 10%.
Se l’emendamento alla revisione fiscale avrà successo, tutte le società registrate a Guernsey pagheranno un’imposta del 15% sui loro profitti, riducendo il deficit dell’isola senza aumentare la tassazione individuale.
Il deputato Parkinson afferma: “La protezione per il mondo delle imprese è che pagano le tasse solo sul reddito proveniente da Guernsey, quindi se siete un’azienda offshore è molto improbabile che abbiate un reddito proveniente da Guernsey”.
“Ma se avete una proprietà a Guernsey è probabile che dobbiate pagare le tasse sull’affitto. È sempre stato così ma, in generale, se siete una società che ricevete un reddito da fuori Guernsey, questo non sarà tassabile”.
L’emendamento non è gradito a tutti gli isolani. La Camera di Commercio è contraria a tassare le grandi imprese.
Steve Rouxel della Camera di Commercio afferma: “L’imposta sulle società che viene introdotta e presentata dal gruppo anti-GST è – e uso queste parole con attenzione – pericolosa e non dovrebbe essere presa in considerazione.”
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