BEFIT

Nel contesto attuale di globalizzazione economica, l’Unione Europea (UE) sta facendo passi avanti per semplificare e uniformare il sistema fiscale per le aziende multinazionali operanti all’interno dei suoi confini. La proposta BEFIT (Business in Europe: Framework for Income Taxation) rappresenta un tentativo rivoluzionario di riformare l’imposizione fiscale delle società a livello europeo. Tuttavia, questa iniziativa ha incontrato resistenza, in particolare da parte di Malta, che teme le potenziali ripercussioni negative sul proprio regime fiscale e sull’economia dell’isola.

La proposta BEFIT, introdotta il 12 settembre 2023 dalla Commissione Europea, mira a stabilire un unico insieme di regole per determinare la base imponibile delle gruppi di aziende nell’UE, semplificando così il panorama fiscale per le grandi multinazionali. Attualmente, queste aziende devono navigare fino a 27 sistemi fiscali nazionali diversi, una sfida che aumenta i costi di conformità e crea un terreno di gioco disuguale.

Il nuovo sistema proposto consentirebbe alle aziende di un gruppo di presentare una dichiarazione informativa unica sulle basi imponibili di tutti i membri del gruppo presso l’amministrazione fiscale di uno Stato membro. Queste basi imponibili verrebbero poi aggregate a livello di gruppo UE e allocate a ciascuna azienda del gruppo. Gli Stati membri applicherebbero quindi i propri aggiustamenti e tasse alla base imponibile allocata all’azienda stabilita in quel paese. Questo dovrebbe ridurre i costi di conformità fiscale per le aziende fino al 65% e semplificare notevolmente il processo per le autorità nazionali di determinare le tasse dovute.

Nonostante gli obiettivi di semplificazione e equità, la proposta ha sollevato preoccupazioni. Malta, insieme ad altri paesi come Svezia, Polonia e Irlanda, ha espresso opposizione, sottolineando che la proposta potrebbe non rispettare il principio di sussidiarietà e temendo che le ripercussioni economiche e finanziarie siano significative per le economie più piccole dell’UE. Inoltre, la proposta lascia agli Stati membri la libertà di aumentare o diminuire la parte allocata della base imponibile attraverso disposizioni interne, al fine di permettere al sistema di soddisfare specifici obiettivi di politica fiscale di ciascuno Stato membro.

La BEFIT si basa sull’accordo internazionale OCSE/G20 su un livello minimo globale di imposizione e sulla direttiva UE sull’imposizione minima effettiva (“Pillar 2”), entrata in applicazione il 31 dicembre 2023. Le regole saranno obbligatorie per i gruppi operanti nell’UE con un fatturato annuo combinato di almeno 750 milioni di euro. Per i gruppi con sede fuori dall’UE, i membri del gruppo UE dovrebbero aver realizzato almeno 50 milioni di euro di fatturato combinato annuo in almeno due degli ultimi quattro esercizi fiscali o almeno il 5% dei ricavi totali del gruppo.

Questo passaggio verso una base imponibile comune, sebbene controverso, segna un momento significativo nella storia fiscale europea, cercando di bilanciare le esigenze di semplificazione fiscale con quelle di sovranità fiscale degli Stati membri. Man mano che la proposta procede attraverso il processo legislativo dell’UE, sarà cruciale monitorare le discussioni e le negoziazioni per vedere come si svilupperanno questi equilibri.

Di Andy

International Tax Planner and Offshore Services Provider.