Gran Bretagna Commissione Eu

Il 7 giugno scorso la Gran Bretagna ha perso la sfida in tribunale contro l’ordine della Commissione Eu di recuperare milioni di euro dalla Borsa di Londra, da ITV e da altre multinazionali che hanno beneficiato di un’esenzione fiscale giudicata non conforme.

Il Tribunale di Lussemburgo ha respinto le argomentazioni del Regno Unito e ha appoggiato la decisione della Commissione Europea del 2019, emessa prima del ritiro della Gran Bretagna dall’Unione europea (Brexit).

Il caso è stato uno dei tanti nell’ambito del giro di vite dell’esecutivo UE contro gli accordi fiscali agevolati, che le multinazionali riescono a trattare privatamente con le agenzie fiscali, tra cui il più importante è stato l’accordo di Apple con l’Irlanda.

La Commissione, che agisce come guardiano sulle regole della concorrenza dell’UE, ha affermato che le norme britanniche sulle Controlled Foreign Company (CFC), volte ad attirare le aziende a stabilire la propria sede in Gran Bretagna e a scoraggiare le società britanniche che si trasferiscono all’estero, hanno dato a queste aziende un vantaggio illegale.

La Gran Bretagna e ITV, sostenuta dalla Borsa di Londra, hanno successivamente presentato ricorso contro la decisione della Commissione Eu.

“La Commissione non ha commesso alcun errore nel ritenere che le esenzioni in questione conferissero un vantaggio selettivo ai loro beneficiari e, di conseguenza, tutti i motivi ad esse relativi devono essere respinti”, ha dichiarato il Tribunale.

Le parti possono presentare ricorso alla Corte di giustizia dell’UE (CGUE) per questioni di diritto ma appare evidente che, esclusi errori procedurali, non vi saranno molte opportunità di ribaltare la situazione.

La Commissione non ha identificato direttamente le società che hanno beneficiato del regime, tuttavia BBA Aviation, Chemring, Daily Mail & General, Diageo, Euromoney, Inchcape, Meggitt, Smith & Nephew e WPP hanno citato l’indagine dell’UE nei loro bilanci.

Uno dei principi cardine su cui si basa l’Unione Europea è proprio la libertà di mercato e di concorrenza, che -poche eccezioni a parte- non può e non deve essere falsata da accordi o illegittimi aiuti di Stato alle imprese. Tale tutela è chiaramente stabilita nel Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea. 

Nel caso specifico il Regno Unito ha concesso esenzioni fiscali “personalizzate” alle aziende coinvolte, creando così un trattamento dispari tra queste e le altre aziende sia inglesi che europee. 

Altro su fiscalità Europea

Di Andy

International Tax Planner and Offshore Services Provider.