ungheria tassa minima globale

L’Ungheria si oppone all’introduzione di una tassa minima globale nell’Unione Europea, affermando di poter sostenere solo una proposta che non sia svantaggiosa per le imprese che operano nel paese, citando i rischi aggiuntivi derivanti dalla guerra in Ucraina.

A ottobre 2021, con la mediazione dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), quasi 140 Paesi hanno raggiunto un accordo bilaterale su un’aliquota fiscale minima del 15% per le società multinazionali.

L’accordo renderà più difficile per aziende come Google, Amazon e Facebook ridurre la tassazione spostando i profitti in giurisdizioni a bassa imposizione.

I singoli Paesi devono ora definire i dettagli dell’attuazione dell’accordo prima della scadenza del 2023. La Francia, che detiene la presidenza semestrale dell’UE, ha spinto per una rapida attuazione dell’accordo in ambito Europeo dove le questioni fiscali richiedono l’approvazione all’unanimità.

La Polonia ha continuato a bloccare il compromesso e ora anche l’Ungheria ha sollevato delle riserve sulla tassa minima globale.

Il governo ha dichiarato che l’introduzione della proposta dell’OCSE di tassare le grandi aziende digitali è stata ritardata, mentre le aziende che creano posti di lavoro in Ungheria saranno tassate immediatamente.

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Di Andy

International Tax Planner and Offshore Services Provider.