CRS per Crypto-valute

Il direttore del centro fiscale dell’OCSE ha rivelato che l’organizzazione prevede di rilasciare uno standard di reporting (CRS) per le crypto-valute entro la fine del prossimo anno.

Pascal Saint-Amans, direttore del Centro per la politica e l’amministrazione fiscale dell’OCSE, ha affermato che l’organizzazione introdurrà uno standard di reporting comune, sulla base del CRS, anche per le crypto-valute.

Secondo quanto riportato da  Law360, Amans ha dichiarato che il nuovo standard fiscale per i crypto-asset  “sarà più o meno equivalente al CRS” sviluppato dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico per combattere l’evasione fiscale.

Il direttore ha attribuito il probabile sviluppo del CRS-Crypto al desiderio di introdurre standard più severi in materia di valute e asset digitali tra i suoi paesi membri.

I commenti di Amans arrivano giorni dopo che la Commissione Europea ha avviato un processo per modificare ed estendere le sue leggi sull’evasione fiscale relative ai crypto asset. 

La proposta è stata pubblicata il 23 novembre, con la CE pronta a ricevere un feedback pubblico sull’iniziativa fino al 21 dicembre. 

L’introduzione delle nuove leggi è prevista per il terzo trimestre del 2021.

Nonostante le azioni intraprese dalla CE, Amans si aspetta che l’OCSE stabilisca standard fiscali relativi ai crypto asset prima dell’Europa, descrivendo l’arena politica come una opportunità per l’UE di allinearsi agli standard dell’OCSE.

Tuttavia, uno sviluppo simultaneo non coordinato potrebbe portare l’OCSE e l’Europa a stabilire posizioni politiche particolari che si contraddicono a vicenda, minacciando di creare sfide normative per i membri europei dell’OCSE, come si è visto di recente riguardo alla tassazione dei servizi digitali.

Amans ha tuttavia respinto queste preoccupazioni, affermando che qualsiasi proposta dell’OCSE sarebbe “complementare” alle normative dell’UE. 

Un portavoce della CE ha indicato che l’organizzazione sta lavorando “in parallelo” con l’OCSE per “evitare, per quanto possibile, sovrapposizioni o incoerenze”.

La soluzione anche in questo caso sarà di dotarsi di account presso un istituto bancario in nazione non aderente al CRS “finanziario”, da utilizzare per il cash out dei propri averi digitali.

Di Andy

International Tax Planner and Offshore Services Provider.