USA: nel suo primo discorso sullo stato dell’Unione da quando è entrato in carica l’anno scorso, il presidente Joe Biden ha evidenziato il suo piano di imporre una aliquota minima del 15% sulle imposte aziendali mentre si è scagliato contro le grandi società che hanno storicamente evitato di pagare l’imposta federale sul reddito.
Nel 2020, 55 aziende rientranti nel Fortune500 hanno pagato zero tasse federali sul reddito, soprattutto grazie allo sfruttamento di una differenza tra il cosiddetto reddito contabile e il reddito fiscale.
Il reddito contabile è una visione completa della situazione finanziaria, usato per valutare la salute di una società, e segue i principi contabili generalmente accettati (GAAP). Mentre il reddito fiscale è, generalmente, il reddito contabile meno le spese e le deduzioni.
Con il sistema attuale, alcune aziende che appaiono redditizie quando depositano i bilanci alla Securities and Exchange Commission (SEC), possono poi diventare non redditizie quando depositano il reddito fiscale all’Inland Revenue Service (IRS).
Secondo gli standard dell’IRS, le aziende sono in grado di dedurre certe spese dal loro reddito imponibile, come gli investimenti nella costruzione di nuove fabbriche o i pagamenti sulle stock option dei dipendenti. Messe insieme, queste spese aiutano le società a ridurre significativamente il loro livello di reddito imponibile.
Ma il piano del presidente per un’aliquota minima del 15% cambierebbe questo introducendo un prelievo sul reddito contabile piuttosto che sul reddito fiscale.
L’aliquota fiscale minima del 15% cerca anche di impedire alle aziende USA di evitare le tasse dichiarando i ricavi all’estero in giurisdizioni dove le aliquote dell’imposta sulle società sono più favorevoli che negli Stati Uniti.
La mossa dovrebbe aiutare a eliminare i paradisi fiscali offshore, ma, come Fortune ha riferito l’anno scorso, non è “chiaro se lo spostamento dei profitti sia stato un significativo riduttore d’imposta per queste 55 società” che Biden ha citato nel suo discorso sullo stato dell’Unione.
Per affrontare questo problema, il presidente ha bisogno di spingere la riforma fiscale in patria prima che all’estero.
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