trust e blockchain

Trust e Blockchain

Nuova veste e nuova vita per il trust in Italia attraverso l’uso della Blockchain.

Sono stati chiusi nei giorni scorsi gli accordi per l’utilizzo della tecnologia Blockchain al fine di garantire l’inalterabilità delle registrazioni legate alla vita di un Trust.

Il Trust è un istituto di origine inglese che nella sua veste tradizionale punta la sua forza sulla fiducia, sull’onorabilità del Trustee e sulla grande flessibilità concessagli nella gestione degli eventi legati alla vita del trust stesso. Flessibilità limitata solo dalla deontologia professionale del Trustee. 

Questo ha reso negli anni il Trust uno strumento molto utilizzato in tutto il mondo, sia in termini positivi che negativi. Non è certo un segreto il fatto che spesso e volentieri alcuni documenti possono essere lasciati con data “in bianco” al fine di poter meglio adattarli alle esigenze nel caso di attacchi ai beni in Trust. 

Oggi, con l’avvento della Blockchain si apre un nuovo mondo. Registrando attraverso Smart Contract i vari documenti relativi alla gestione del Trust, si cristallizza così una volta e per sempre la data certa del documento rendendola immodificabile. 

Rendendo gli avvenimenti non manomissibili, si andrà a dare maggior valore e potere alle disposizioni e ad ogni singolo documento rendendo la struttura blindata a livello mondiale. 

Negli Stati Uniti ad esempio molti Stati riconoscono le registrazioni digitali effettuate attraverso la Blockchain.

L’Italia da questo punto di vista è stata tra i primi paesi comunitari a disciplinare l’utilizzo della Blockchain e degli Smart Contract (Decreto Semplificazioni 135/2018), anche se bisogna ammettere che mancano ancora le linee guida dell’Agenzia del Digitale. 

Di Andy

International Tax Planner and Offshore Services Provider.