trasferimento di residenza

Trasferimento di Residenza.

Abbiamo visto nella precedente lezione come trasferire la propria residenza in un paese “fiscal friendly” sia il primo passo verso una pianificazione fiscale sensata e duratura. 

Vediamo oggi come fare e quali accortezza utilizzare. 

Dove ti trasferirai dunque? Sicuramente non in una nazione con alti livelli di tassazione come la Francia. Ottime invece sono tutte quelle nazioni che applicano il regime non-dom o che applicano una tassazione territoriale. 

Generalmente le nazioni di Common Law fanno al caso tuo. 

Attenzione ai Paesi a Fiscalità Privilegiata inseriti nella black list dell’Agenzia delle Entrate: per tutti questi vige l’inversione dell’onere della prova  ( art. 2, Comma 2 del TUIR ), per cui se ti trasferirai  lì lo Stato Italiano presupporrà residenza fittizia e continuerà imperterrito a tassarti. 

Starà te, carte alla mano, dimostrare il contrario. 

Viceversa se ti trasferirai in nazione white list, l’onere della prova spetterà all’Agenzia delle Entrate. 

Quali sono questi “mezzi di prova” ? 

In primis un contratto di locazione o di acquisto di immobile. Ma non basta.

Per dimostrare che realmente vivi all’estero dovrai portare fatture ricevute relative ad acqua, luce, gas. 

Potresti anche avere contratto di lavoro per azienda locale e relativa busta paga.

Le movimentazioni bancarie sono altrettanto importanti. Se vivi a Malta ed il tuo conto registra solo spese in Italia qualcosa non torna. 

Questo implica anche il saper gestire le proprie risorse finanziarie in modo da avere conti bancari dedicati a produrre estratti conto “puliti”, ossia privi di transazioni che potrebbero legare la tua persona ad un determinato territorio. 

Abbonamenti a palestre, teatri, attività locali sono altre ottime prove in caso di verifiche.

Da ultima, ma certamente molto importante, l’eventuale frequenza dei figli di istituti scolastici locali. 

Come procedere al trasferimento

Individuata la location di tuo interesse, il primo passo sarà quello di affittare un appartamento ove fissare la residenza. 

Nel contempo sarà tua premura cancellarti dall’ Anagrafe della Popolazione Residente del tuo attuale Comune in Italia, per poi iscriverti all’ AIRE ( Anagrafe residenti all’estero) direttamente nella nuova nazione ( presso Ambasciata o Consolato). 

Ti consiglio di stipulare immediatamente un’assicurazione medica privata. Una volta cancellato dall’anagrafe residente, il tuo tesserino sanitario italiano perderà valore; inoltre la stessa assicurazione è generalmente richiesta per poter aderire ai vari programmi di residenza a bassa tassazione ( ad esempio self sufficient a Malta).

Chiudi tutte le posizioni aperte in Italia, specie conti bancari e abbonamenti telefonici. No, la Poste Pay non è comoda… buttala ed inizia ad usare carte internazionali serie. 

Se hai casa di proprietà in Italia non è necessariamente richiesto di venderla. Abbi però cura di chiudere le utenze e se consenti a figli, nipoti o parenti vari di viverci quantomeno fai firmare un contratto di affitto e fai intestare le utenze a loro. 

Nel nuovo paese dovrai infine recarti in immigrazione per regolarizzare la tua posizione, aprire posizione fiscale personale e richiedere la carta identità. 

La procedura varia da nazione a nazione ma generalmente ti serviranno copia del tuo passaporto, assicurazione medica, contratto di affitto, e prove a supporto della tua situazione economica. 

Una nazione che non tassa i tuoi redditi difficilmente sarà disposta a farsi carico delle tue spese mediche o del tuo mantenimento se non hai adeguate coperture finanziarie. 

Attua quanto ti ho appena detto e vivrai tranquillo e spensierato, viceversa l’Agenzia delle Entrate sarà ben felice di presentarti il conto. 

Vuoi evitare errori o ti servono ulteriori chiarimenti ? —-> Contattami quì.

Di Andy

International Tax Planner and Offshore Services Provider.