stati uniti criptovalute

Il Senato degli Stati Uniti ha approvato l’inclusione di nuove disposizioni nella legge bipartisan sulle infrastrutture per richiedere agli intermediari coinvolti negli scambi di criptovalute di segnalare i dettagli delle transazioni.

Nonostante le preoccupazioni sollevate da vari legislatori riguardo le disposizioni che non forniscono chiarezza su chi dovrebbe segnalare, due emendamenti chiarificatori proposti sono stati respinti.

Questi avrebbero chiarito il termine “intermediari”, su cui cadrebbe l’obbligo ultimo di segnalazione; dopo le preoccupazioni espresse dalle parti senza accesso alle informazioni richieste (ad esempio i miners) che sarebbero obbligate, ma impossibilitate a segnalare la controparte.

Le nuove proposte degli Stati Uniti richiedono quindi ai soli “broker” di includere informazioni sulle transazioni di criptovalute nel modulo 1099. 

Il disegno di legge americano definisce “broker” “qualsiasi persona che (a titolo oneroso) è responsabile di fornire regolarmente qualsiasi servizio che effettua trasferimenti di beni digitali per conto di un’altra persona”.

La legislazione USA si sta quindi muovendo verso la piena regolamentazione, ed anche oltre oceano stanno riscontrando problematiche riguardo la terminologia da applicare (come in UK).

Non sarà un processo semplice, e sicuramente nel prossimo futuro incontreremo normative contrastanti tra i diversi Paesi, a meno di un serio impegno a carattere internazionale per la definizione di una serie di linea guida condivise, come avvenuto in ambito CRS.

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Di Andy

International Tax Planner and Offshore Services Provider.