rischi

Nel corso della sua vita un imprenditore si troverà spesso e (poco) volentieri in situazioni che possono generare rischi per l’integrità della propria azienda e del proprio patrimonio. 

Il termine imprenditore deriva infatti da intraprendere (dal latino imprehendere) ossia avviare una attività facendosi carico dei rischi. 

Rischi che vengono generalmente racchiusi in un macro contenitore definito rischio d’impresa, al quale sembra che l’imprenditore debba rassegnarsi ed adeguarsi, come se tutto dipendesse dal destino. 

Ecco quindi che molti piccoli imprenditori, non avendo i giusti strumenti, si trovano veramente a poter solo sperare che “tutto vada bene”, e spesso anche la semplice dichiarazione dei redditi porta loro (sgradite) sorprese. 

La situazione può (e deve) essere cambiata, e questo lo si può fare solo attraverso il risk management, la pianificazione fiscale e la protezione del patrimonio. Si tratta di diverse attività, ma collegate e complementari tra loro. 

Risk Management

Il risk management fa riferimento alla individuazione ed alla gestione dei rischi. 

Il rischio d’impresa è un rischio astratto e come tale non può essere ne individuato, ne gestito. Vanno quindi individuati i rischi reali che lo compongono, i quali variano da azienda ad azienda, da attività ad attività. 

Alcuni dei principali rischi in cui una impresa può incorrere:

Rischio legato alla clientela, incluso il rischio di credito: termini di pagamento ampi e clientela poco affidabile possono mettere a rischio la liquidità aziendale. 

Rischio paese: non parliamo solo di guerre ma anche di legislazione. Un paese in cui le norme che ci riguardano cambiano profondamente ogni tre anni è un paese rischioso. 

Rischio valuta: questo riguarda principalmente chi opera con l’estero, specialmente su contratti a medio e lungo termine. 

Rischi legali: i rischi legali possono a loro volta essere suddivisi in varie sotto-categorie quali rischi legati ai lavorati, ai clienti, ai fornitori; ma anche rischi legati alla corruzione ed al riciclaggio (vedi ad esempio il campo di applicazione del Dlgs 231/2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti). 

Rischi fiscali: conoscere come determinate operazioni operative, ordinarie e straordinarie incidano sulla fiscalità dell’impresa è fondamentale. 

Rischi propri dell’amministratore, ora civilmente e penalmente responsabile dei fatti  della società ( vedi Dlgs 14/2019 e L. 14/2023). 

Rischi finanziari: una errata suddivisione tra fonti di finanziamento ed impieghi può avere esiti devastanti sulla liquidità e sulla vita dell’impresa. Capire come usare liquidità, fidi e prestiti a medio-lungo termine è fondamentale. 

Alcuni rischi,  possono essere eliminati, altri no; ma sicuramente tutti i rischi, una volta individuati, possono essere gestiti e limitati. 

L’obbiettivo dell’imprenditore deve essere quello di limitare tutti i rischi ad un livello accettabile, ossia un livello in cui se il rischio si materializza, l’azienda è preparata a sostenerlo ed in grado di farvi fronte.

Ciò che l’imprenditore deve fare è, in breve:

i) Identificare il rischio

ii) Identificare il livello di rischio (insignificante, basso, medio, alto, vitale)

iii) Sviluppare le giuste procedure operative per evitare l’insorgere del rischio

iv) Sviluppare le giuste procedure di emergenza nel caso il rischio si presenti

v) Creare un piano scritto con tali procedure

vi) Informare ed addestrare i propri dipendenti su tali procedure

vii) Verificare che le procedure vengano seguite e rispettate, sempre e comunque. 

Pianificazione fiscale. 

Il rischio fiscale come abbiamo visto è solo uno dei tanti rischi che pendono sull’azienda. Pianificare la fiscalità significa già conoscere a priori quando si pagherà e sopratutto quanto. 

La pianificazione si occupa anche di inquadrare i costi che l’azienda sostiene nella maniera più efficiente, di stabilire un piano investimenti (ampliamenti, nuovo macchinari, acquisizioni) e di individuare gli strumenti finanziari adeguati allo scopo.  

Attraverso la pianificazione fiscale si va quindi a creare un piano dove entrate ed uscite vengono programmate e gestite in modo da ottimizzare il carico fiscale dell’azienda negli anni. 

Protezione del patrimonio

Molti dei rischi elencati vengono facilmente ridotti o azzerati grazie alle assicurazioni. Oggi le maggiori compagnie assicurative sono in grado di creare pacchetti personalizzati per quasi tutti i rischi. 

Quindi perché pensare alla protezione del patrimonio? 

La prima risposta che può essere data è che nulla è sicuro al 100%. Possiamo aver mappato tutti i rischi dell’azienda, coperto gli stessi con assicurazioni, aver sviluppato un modello 231/2001 aziendale da far invidia ad una multinazionale, ma qualcosa può andare storto. 

La protezione del patrimonio è l’ultima linea di difesa, la fortezza. Hai perso su tutti i fronti ma “il nemico” non deve essere in grado di saccheggiare i tuoi averi. 

Inoltre finora abbiamo sempre e solo parlato di rischi d’impresa, ma ti come amministratore hai una tua vita, una tua storia, fuori dall’azienda. 

E la tua vita privata può essere soggetta ad altrettanti rischi (incidenti, divorzi, cause varie); di nuovo, molti di questi -se identificati- li puoi gestire e limitare (vedi ad esempio le assicurazioni), altri no. 

Gli strumenti di protezione del patrimonio vanno scelti e sviluppati in base alla tua personale situazione ed aspettare future. Fondazioni, trust, Holding personali hanno funzioni diverse e si interfacciano in maniera diversa con te, la tua famiglia, la tua azienda. 

Il difficile non è creare la struttura, è scegliere il giusto setup e le giuste “regole d’ingaggio” che la stessa dovrà avere. Un trust mal costituito può portare a due situazioni contrapposte: 

i) può risultare debole e facilmente attaccabile; oppure

ii) ti può far trovare nella situazione in cui, per evitare di incorrere nel punto i), il trustee non sarà più in grado di disporre di fondi a tuo favore. 

Il difficile è dare le giuste risposte alla domanda “cosa succede se…” 

Di Andy

International Tax Planner and Offshore Services Provider.