Register of overseas entities

Il Register of Overseas Entities obbligherà gli investitori immobiliari del Regno Unito a rivelare la propria identità, nel tentativo di stanare oligarchi e criminali che acquistano proprietà nel Paese.

Questo registro pubblico, progettato per reprimere il riciclaggio attraverso investimenti immobiliari nel Regno Unito, entrerà in funzione oggi.

Per anni il Regno Unito, e Londra in particolare, sono stati usati per far affluire denaro illecito da ripulire attraverso il fiorente mercato immobiliare.

I prezzi delle case in continua crescita e la relativa stabilità hanno reso il Regno Unito attraente per gli acquirenti.

Molti investitori hanno preferito celare i loro asset dietro complesse reti di società di comodo registrate in paradisi fiscali offshore, come BVI, Cayman, Delaware e Marshall Islands.

Ma quando all’inizio di quest’anno la Gran Bretagna ha cercato di congelare i beni degli oligarchi russi, i funzionari governativi hanno faticato a collegare proprietà e proprietari.

A partire da oggi, qualsiasi entità estera che acquista una proprietà nel Regno Unito dovrà quindi rivelare il suo beneficiario finale attraverso il Register of Overseas Entities.

Un cosiddetto “professionista regolamentato”, che può essere ad esempio un funzionario di banca, un avvocato o un consulente fiscale, sarà incaricato di verificare le informazioni fornite.

Se l’acquirente mente e il professionista regolamentato lo permette consapevolmente, entrambi rischiano multe salate o addirittura una pena detentiva fino a cinque anni.

Le regole si applicheranno anche ai proprietari stranieri che hanno acquistato una proprietà dopo il 1999 in Inghilterra e Galles e dopo il 2014 in Scozia, data in cui ogni catasto ha iniziato a raccogliere dati sui proprietari stranieri.

Di Andy

International Tax Planner and Offshore Services Provider.

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