accordo commerciale EU-UK

Dopo intense trattative, la Commissione europea ha raggiunto finalmente un accordo con il Regno Unito sui termini della collaborazione post-Brexit.

Il progetto di accordo commerciale e di cooperazione è costituito da tre pilastri principali:

Un accordo di libero scambio: una nuova partnership economica e sociale con il Regno Unito.

L’accordo copre non solo il commercio di beni e servizi, ma anche una vasta gamma di altri settori nell’interesse dell’UE, come gli investimenti, la concorrenza, gli aiuti di Stato, la trasparenza fiscale, il trasporto aereo e stradale, l’energia e la sostenibilità, la pesca, la protezione dei dati e il coordinamento della sicurezza sociale.

Prevede tariffe zero e quote zero su tutti i beni che rispettano le opportune norme di origine.

Entrambe le parti si sono impegnate a garantire una solida parità di condizioni mantenendo elevati livelli di protezione in settori quali la protezione dell’ambiente, la lotta contro il cambiamento climatico e la fissazione dei prezzi delle emissioni, i diritti sociali e del lavoro, la trasparenza fiscale e gli aiuti di Stato, con un’efficace applicazione a livello nazionale, un meccanismo vincolante di risoluzione delle controversie e la possibilità per entrambe le parti di adottare misure correttive.

L’UE e il Regno Unito hanno concordato un nuovo quadro per la gestione congiunta degli stock ittici nelle acque dell’UE e del Regno Unito. 

Il Regno Unito sarà in grado di sviluppare ulteriormente le attività di pesca britanniche, mentre le attività e i mezzi di sussistenza delle comunità di pescatori europee saranno salvaguardati e le risorse naturali preservate.

Per quanto riguarda i trasporti, l’accordo prevede la continuità e la sostenibilità della connettività aerea, stradale, ferroviaria e marittima, anche se l’accesso al mercato è inferiore a quello offerto dal mercato unico. 

Esso include disposizioni per garantire che la concorrenza tra gli operatori dell’UE e del Regno Unito si svolga in condizioni di parità, in modo che i diritti dei passeggeri, dei lavoratori e la sicurezza dei trasporti non siano compromessi.

Per quanto riguarda l’energia, l’accordo fornisce un nuovo modello per il commercio e l’interconnettività, con garanzie per una concorrenza aperta e leale, anche per quanto riguarda gli standard di sicurezza per l’offshore e la produzione di energia rinnovabile.

Per quanto riguarda il coordinamento della sicurezza sociale, l’accordo mira a garantire una serie di diritti ai cittadini dell’UE e del Regno Unito. 

Ciò riguarda i cittadini dell’UE che lavorano, viaggiano o si trasferiscono nel Regno Unito e i cittadini britannici che lavorano, viaggiano o si trasferiscono nell’UE dopo il 1° gennaio 2021.

Infine, l’accordo consente al Regno Unito di continuare a partecipare a una serie di programmi faro dell’UE per il periodo 2021-2027 (subordinatamente a un contributo finanziario del Regno Unito al bilancio dell’UE), come Horizon Europe.

Un nuovo partenariato per la sicurezza dei nostri cittadini

L’Accordo di commercio e cooperazione stabilisce un nuovo quadro per l’applicazione della legge e la cooperazione giudiziaria in materia penale e civile. 

Riconosce la necessità di una forte cooperazione tra le autorità di polizia e giudiziarie nazionali, in particolare per combattere e perseguire la criminalità transfrontaliera e il terrorismo. 

Esso costruisce nuove capacità operative, tenendo conto del fatto che il Regno Unito, in quanto paese non membro dell’UE al di fuori dell’area Schengen, non avrà le stesse strutture di prima. 

La cooperazione in materia di sicurezza può essere sospesa in caso di violazioni dell’impegno del Regno Unito di continuare ad aderire alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e alla sua applicazione a livello nazionale.

Un accordo orizzontale sulla governance: Un quadro che resiste alla prova del tempo.

Per dare la massima certezza giuridica alle imprese, ai consumatori e ai cittadini, un capitolo dedicato alla governance fornisce chiarezza su come l’accordo sarà gestito e controllato. 

Esso istituisce inoltre un Consiglio congiunto di partenariato, che si assicurerà che l’accordo sia applicato e interpretato correttamente e nel quale saranno discusse tutte le questioni che ne derivano.

Meccanismi vincolanti di applicazione e di risoluzione delle controversie garantiranno il rispetto dei diritti delle imprese, dei consumatori e dei singoli individui. 

Ciò significa che le imprese dell’UE e del Regno Unito competono su un piano di parità ed eviteranno che una delle parti utilizzi la propria autonomia normativa per concedere sovvenzioni sleali o distorcere la concorrenza.

Entrambe le parti possono intraprendere ritorsioni intersettoriali in caso di violazioni dell’accordo. Questa ritorsione intersettoriale si applica a tutti i settori del partenariato economico.

La politica estera, la sicurezza esterna e la cooperazione in materia di difesa non rientrano nell’accordo in quanto il Regno Unito non ha voluto negoziare la questione. 

A partire dal 1° gennaio 2021, non vi sarà quindi alcun quadro di riferimento tra il Regno Unito e l’UE per sviluppare e coordinare risposte congiunte alle sfide di politica estera, ad esempio l’imposizione di sanzioni ai cittadini o alle economie di paesi terzi.

L’Accordo di commercio e cooperazione copre una serie di settori che sono nell’interesse dell’UE. 

Grandi cambiamenti in arrivo: prepararsi il 1° gennaio 2021

Con l’entrata in vigore del nuovo accordo commerciale e di cooperazione UE-Regno Unito, ci saranno grandi cambiamenti a partire dal 1° gennaio 2021.

In quella data, il Regno Unito lascerà il mercato unico e l’unione doganale dell’UE, così come tutte le politiche e gli accordi internazionali dell’UE. La libera circolazione di persone, beni, servizi e capitali tra il Regno Unito e l’UE terminerà.

L’UE e il Regno Unito formeranno due mercati separati; due spazi normativi e giuridici distinti. Ciò creerà barriere al commercio di beni e servizi e alla mobilità trans-frontaliera e agli scambi che oggi non esistono – in entrambe le direzioni.

Prossimi passi

L’entrata in applicazione dell’Accordo di commercio e cooperazione è una questione di particolare urgenza.

Il Regno Unito, in quanto ex Stato membro, ha ampi legami con l’Unione in un’ampia gamma di settori economici e di altre aree. 

Se non esiste un quadro normativo applicabile che disciplini le relazioni tra l’Unione e il Regno Unito dopo il 31 dicembre 2020, tali relazioni saranno perturbate in modo significativo, a scapito dei singoli, delle imprese e di altri soggetti interessati.

I negoziati potrebbero essere conclusi solo in una fase molto avanzata prima della scadenza del periodo di transizione. 

Un tale ritardo non dovrebbe mettere a repentaglio il diritto del Parlamento europeo al controllo democratico, conformemente ai trattati.

Alla luce di queste circostanze eccezionali, la Commissione propone di applicare l’accordo in via provvisoria, per un periodo di tempo limitato fino al 28 febbraio 2021.

La Commissione proporrà rapidamente le decisioni del Consiglio relative alla firma e all’applicazione provvisoria, nonché alla conclusione dell’accordo.

Il Consiglio, deliberando all’unanimità di tutti i 27 Stati membri, dovrà poi adottare una decisione che autorizzi la firma dell’accordo e la sua applicazione provvisoria a partire dal 1° gennaio 2021.

Una volta concluso questo processo, l’Accordo commerciale e di cooperazione tra l’UE e il Regno Unito potrà essere formalmente firmato.

Il Parlamento europeo sarà quindi chiamato a dare il suo consenso all’accordo.

Come ultimo passo da parte dell’UE, il Consiglio deve adottare la decisione relativa alla conclusione dell’Accordo.

Testo integrale in inglese: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_20_2531

Di Andy

International Tax Planner and Offshore Services Provider.