La Financial Action Task Force (FATF) ha recentemente introdotto nuove regole riguardanti la “lista grigia” (grey list FATF), un elenco di paesi sotto osservazione per carenze nei sistemi anti-riciclaggio di denaro (AML) e contro il finanziamento del terrorismo (CFT). Le modifiche sono state progettate per alleggerire la pressione sui paesi meno sviluppati, concentrando l’attenzione su quelli che presentano un rischio maggiore per il sistema finanziario internazionale.
Le nazioni che non soddisfano i criteri FATF, ma che hanno settori finanziari con attivi inferiori ai 10 miliardi di dollari o sono classificate come “paesi meno sviluppati” dalle Nazioni Unite, non saranno immediatamente inserite nella lista grigia. Tuttavia, se tali paesi rappresentano un rischio significativo di riciclaggio di denaro o finanziamento del terrorismo, saranno soggetti a un periodo di osservazione prolungato di due anni, durante il quale potranno implementare miglioramenti. Questo approccio mira a evitare penalizzazioni che potrebbero danneggiare ulteriormente le economie già fragili, riducendo così l’impatto negativo sugli investimenti internazionali.
L’obiettivo delle nuove regole è quello di migliorare il sistema di valutazione, assicurando che solo i paesi con un alto livello di rischio per il sistema finanziario globale vengano inseriti nella lista, mentre si fornisce un maggiore sostegno ai paesi con risorse limitate. Questo cambiamento si riflette anche nell’introduzione di criteri più rigidi per i membri del FATF, che saranno sottoposti a periodi di osservazione più brevi rispetto ai paesi meno sviluppati.
Impatto sulle nazioni
La revisione delle regole ridurrà probabilmente del 50% il numero di paesi a bassa capacità che saranno inseriti nella lista grigia nei prossimi cicli di valutazione. Questa riforma rappresenta un passo significativo verso un trattamento più equo per i paesi in via di sviluppo, riducendo l’impatto negativo del greylisting su investimenti e sviluppo economico.
Le giurisdizioni che presentano carenze strategiche nei loro sistemi AML/CFT dovranno lavorare insieme al FATF per colmare le lacune, evitando però di aggravare la loro situazione economica.