nevis cittadinanza

Mentre i Paesi dell’area caraibica continuano a chiedere la protezione dei rispettivi Programmi di Cittadinanza per Investimento (CIP), il leader di St.Kitts and Nevis afferma che il miglior punto di partenza è il rafforzamento della sicurezza di tali programmi.

Paesi come Antigua e Barbuda, Dominica, Grenada, Saint Kitts e Nevis e Santa Lucia – che gestiscono tutti programmi di questo tipo – stanno affrontando una crescente pressione da parte del Parlamento europeo. 

Alcuni membri del Parlamento affermano che i programmi sono discutibili da un punto di vista etico e legale e che pongono seri rischi per la sicurezza dei Paesi dell’UE che attualmente consentono l’accesso senza visto all’area Schengen dell’Europa. 

Durante un’apparizione esclusiva su Observer AM, il primo ministro di St. Kitts e Nevis, Terrance Drew, ha dichiarato che il suo governo sta adottando misure per sostenere e migliorare l’immagine del Programma di Cittadinanza della federazione delle isole gemelle.

Il Dr. Drew, che ha prestato giuramento come Primo Ministro del Paese ad agosto, ha dichiarato di aver incaricato il suo Procuratore Generale di studiare i modi per rafforzare il sistema.

“Ha lavorato molto, molto diligentemente. Due giorni fa mi ha presentato un quadro normativo che presenterà al Consiglio dei Ministri – un quadro per affrontare la due diligence, per renderla più trasparente e per assicurarsi che non ci siano più abusi da parte degli agenti o delle persone coinvolte”, ha spiegato Drew.

Drew ha affermato che l’“approccio globale” aiuterà a garantire che il CIP di St. Kitts e Nevis sia “utilizzato per l’obiettivo per cui è stato creato”.

“È necessario apportare dei cambiamenti e questi saranno fatti per assicurarci di proteggere il programma, di proteggere noi stessi, di dimostrare che siamo aperti e trasparenti e di dire al mondo che il nostro programma segue i principi dell’integrità e della buona governance”, ha aggiunto.

In risposta alle preoccupazioni provenienti dall’Europa, Antigua e Barbuda ha proposto l’istituzione di un organismo regionale di regolamentazione del CIP per valutare i rischi dei rispettivi programmi.

I paesi caraibici, come qualsiasi altra nazione del mondo non dovrebbero stare a preoccuparsi di ciò che pensa l’Europa, nel suo delirio di “legislatore mondiale”.  

Dovrebbero al contrario contrastare ogni forma di ingerenza nei loro affari nazionali, e se ai parlamentari europei non sta bene … pazienza. 

L’Europa pensi ai suoi di problemi senza andare a dettare legge dove non le compete; e se proprio vuole far pressione, i vari politici del vecchio continente potrebbero iniziare con il chiudere i loro conti offshore alle BVI, Cayman, Antigua. Ma dubito accadrà. 

Fonte: Antigua Observer

Di Andy

International Tax Planner and Offshore Services Provider.

Un pensiero su “Nevis vuole migliore il programma di cittadinanza.”

I commenti sono chiusi.