Isole Marshall black list

L’Unione Europea ha inserito le Isole Marshall nella sua black list dei paradisi fiscali, sorprendendo i funzionari governativi di Majuro.

Si tratta del secondo inserimento nella black list delle Isole Marshall, che gestiscono registri societari e navali offshore, in sei anni.

L’UE ha inserito la nazione nella sua black list, diversa da quella ufficiale dell’OCSE, nel 2017 ma ha rimosso la Repubblica nel 2018.

L’inserimento in black list significa che l’UE ha stabilito che le Isole Marshall non collaborano in materia fiscale, ossia non scambiano dati fiscali e finanziari delle loro società con le autorità europee.

Il provvedimento continuerà probabilmente fino a ottobre, quando l’UE dovrebbe aggiornare la lista.

Le Isole Marshall facilitano strutture e accordi offshore volti ad attrarre profitti privi di reale sostanza economica, non adottando tutte le azioni necessarie per garantire l’effettiva attuazione dei requisiti di sostanza economica“, ha dichiarato un rappresentante dell’UE.

Ma il ministro delle Finanze delle Isole Marshall, Brenson Wase, ha respinto la decisione.

Le Isole Marshall si sono impegnate in un dialogo aperto e trasparente con l’UE e hanno fatto ogni sforzo per chiarire, attuare, seguire e monitorare pienamente l’attuazione del loro impegno nei confronti dell’UE“, ha dichiarato in una lettera al Gruppo del Codice di condotta dell’UE.

Siamo convinti di essere una giurisdizione cooperativa e teniamo in grande considerazione le autorità dell’UE e il loro processo di coinvolgimento“.

L’aggiunta delle Isole Marshall e di altri tre Paesi, tra cui la Russia, porta la black list UE a 16 Paesi e territori, tra cui le nazioni del Pacifico Palau, Guam, Figi, Samoa americane, Samoa e Vanuatu.

Tutte nazioni che sicuramente hanno una forza economica, finanziaria e politica in grado di contrastare decisioni unilaterali europee. 

Di Andy

International Tax Planner and Offshore Services Provider.