Il governo dell’Isola di Man sta esaminando le implicazioni della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che ha dichiarato illegale il pubblico accesso ai registri dei beneficiari effettivi.
Il registro pubblico è stato per molti anni una componente chiave delle direttive anti-riciclaggio dell’Unione Europea e le giurisdizioni internazionali, come l’Isola di Man, ne hanno seguito l’esempio per rispettare quelli che sono stati definiti “standard internazionali”.
Tuttavia, in seguito a un caso nato in Lussemburgo, la Corte di giustizia europea ha ora stabilito che “la disposizione secondo cui le informazioni sulla titolarità effettiva delle società costituite nel territorio degli Stati membri sono accessibili in ogni caso a qualsiasi membro del pubblico in generale è invalida“.
La Corte ha ritenuto che rendere pubbliche tali informazioni violasse eccessivamente il diritto al rispetto della vita privata e alla protezione dei dati personali.
In seguito alla Brexit, il Regno Unito non è però più soggetto alle norme relative agli Stati membri.
Ciò significa che il governo di Westminster dovrà decidere come comportarsi a riguardo, cosa che non ha ancora fatto pubblicamente.
Nel frattempo, nell’Isola di Man, dove l’impegno a seguire le migliori pratiche internazionali potrebbe vedere i registri rimanere chiusi al pubblico, anche Alfred Cannan e Alex Allinson devono prendere una decisione.
Se l’isola dovesse andare avanti con i suoi piani di apertura dei registri, ciò potrebbe portare le imprese a scegliere di trasferirsi in altre giurisdizioni, ma non farlo potrebbe anche creare problemi con la reputazione internazionale dell’isola.
Un portavoce ha dichiarato all’Examiner: “In seguito alla sentenza della Corte di giustizia europea, il governo dell’Isola di Man sta esaminando attentamente la sentenza e le sue implicazioni. Il governo dell’Isola di Man rimane impegnato ad aderire agli standard internazionali in linea con la sua comprovata esperienza di giurisdizione e partner responsabile”.
Fonte: IOM Today