Global Digital tax

Secondo il segretario al Tesoro degli Stati Uniti Janet Yellen, Washington è pronta a far cadere una parte controversa della sua proposta di riforma delle regole fiscali internazionali (Global Digital Tax), principale ostacolo per un accordo riguardante le aziende tecnologiche,  lo riporta il Financial Times (FT).

I negoziati multilaterali dell’OCSE, hanno faticato a fare progressi dopo che l’amministrazione del ex presidente Donald Trump ha insistito su una regola di “porto sicuro” nel 2019. La disposizione avrebbe permesso alle aziende tecnologiche di aderire agli accordi su base volontaria.

Diversi paesi europei non erano entusiasti dell’idea. A causa delle terribili prospettive di un accordo svantaggioso durante gli anni di Trump, diversi paesi, soprattutto in Europa, si sono mossi per introdurre le proprie tasse sulle aziende tecnologiche, per evitare quello che viene definito profit shifting.

La Yellen, parlando venerdì (26 febbraio) a una riunione dei ministri delle finanze del G20, ha detto che gli Stati Uniti non sosterranno l’attuazione del “porto sicuro” e si impegneranno per affrontare il progetto dell’OCSE, comprese le sfide fiscali della digitalizzazione e di una tassa minima globale.

Un funzionario vicino all’accordo ha dichiarato che gli USA vogliono un accordo su entrambi i fronti della proposta entro luglio, e che le prossime settimane saranno “critiche”.

La questione Global Digital Tax è in primo piano nelle agende di molti paesi, Europei in primis, con la Francia che ha esaminato i propri poteri per applicare sanzioni. 

La stessa Unione Europea sta esaminando i piani per permettere agli stati membri di imporre sanzioni.

La Francia, ha il suo ministro dell’economia digitale, Cedric O, in contatto con i funzionari dell’UE sulla regolamentazione tecnologica. 

I funzionari francesi stanno cercando di apportare modifiche al Digital Services Act (DSA).

Il paese mira a permettere agli stati membri dell’UE di imporre multe contro le piattaforme tecnologiche e rimuovere i contenuti che ritengono illegali.

Di Andy

International Tax Planner and Offshore Services Provider.