In un incontro con il ministro delle finanze francese Bruno Le Maire, il ministro delle finanze estone Keit Pentus-Rosimannus ha sottolineato l’importanza per l’Estonia di mantenere il diritto di decidere sull’attuazione nazionale della tassa minima globale e sulla la tassa digitale che, allo stato attuale, è stata lasciata da parte.
In ottobre, le stati UE hanno aderito all’iniziativa fiscale dell’OCSE, che consiste in due progetti: una tassa minima globale e una tassa digitale.
Mentre la Commissione europea spera di trovare un accordo sulla tassa minima già in marzo, la tassa digitale sembra essere ormai scomparsa dall’agenda politica.
“Questo non è quello che abbiamo concordato in sede OCSE”, ha chiarito il ministro in un comunicato stampa, aggiungendo che è ancora di fondamentale importanza per l’Estonia che la tassa minima e la tassa digitale siano pianificate insieme e idealmente implementate insieme.
E’ l’unico modo logico per assicurare che un numero significativo di paesi sottoscriva entrambe le iniziative – in modo che una parte più grande dell’ambiente fiscale internazionale sia coperta e i benefici potenziali per tutti siano maggiori.
Un altro importante argomento discusso, secondo Pentus-Rosimannus, è stata l’implementazione nazionale della tassa minima. Mentre secondo l’accordo dell’OCSE spetta ad ogni paese decidere se applicare o meno la tassa minima a livello nazionale, il relativo progetto di legge dell’UE priva gli stati membri di questa scelta.
Nei negoziati finora il sistema estone ha ottenuto che l’imposta sulle società sarà mantenuta al livello attuale e non cambierà nulla per le imprese con un fatturato annuo inferiore a 750 milioni di euro.
Se l’applicazione della tassa minima globale diventerà obbligatoria a livello nazionale, questo significherà per l’Estonia l’implementazione di due sistemi fiscali in parallelo con un costo sproporzionato per il sistema di raccolta fiscale estone, attualmente molto efficiente.
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