Il Consiglio per gli Affari Economici e Finanziari dell’Unione Europea (ECOFIN) ha promosso l’Uruguay come “giurisdizione cooperante senza impegni assunti”, il che significa che il paese sudamericano non è più nell’elenco delle giurisdizioni non cooperative dell’UE a fini fiscali.
L’ECOFIN ha preso atto delle misure adottate dall’Uruguay per conformarsi alle raccomandazioni formulate nel 2021, in particolare attraverso la Legge n. 20.095.
La legge ha apportato alcune modifiche in ambito tributario per affrontare pratiche fiscali potenzialmente dannose ed eliminare incentivi che consentirebbero una potenziale concorrenza fiscale sleale nei confronti dell’Europa.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze uruguaiano ha citato in particolare il lavoro svolto dal Paese sulle esenzioni per i redditi passivi e sui requisiti di sostanza economica (ESR). Secondo il Ministero, questo cambiamento di status dimostra il riconoscimento internazionale del fatto che il Paese è “trasparente e affidabile”.
Separatamente, il Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale (GAFI) ha fatto notare, durante la sua ultima riunione plenaria del febbraio 2023, che Panama ha compiuto alcuni “passi importanti” nei suoi regimi di regolamentazione e conformità.
Il GAFI ha commentato che il Paese ha migliorato le sue misure antiriciclaggio e contro il finanziamento del terrorismo, dimostrando anche la sua capacità di indagare e perseguire il riciclaggio di denaro che coinvolge i reati fiscali stranieri.
Tuttavia, il GAFI ha anche espresso preoccupazione per il fatto che Panama non ha ancora affrontato completamente tutte le misure rimanenti nel suo piano d’azione, nonostante i termini per farlo siano scaduti nel gennaio 2021. “Panama dovrebbe quindi continuare a lavorare all’attuazione del suo piano d’azione per affrontare le sue carenze strategiche, assicurando un’adeguata verifica, informazioni aggiornate sulla titolarità effettiva da parte delle entità obbligate e un tempestivo da parte delle autorità competenti“, ha dichiarato.
In caso contrario, il GAFI potrebbe raccomandare alle giurisdizioni di applicare misure di due-diligence rafforzate alle relazioni commerciali e alle transazioni con in paese.