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Conto Corrente Offshore: personale o societario? 

Tra chi si approccia per la prima volta ai conti esteri in generale ed offshore in particolare, il dubbio se sia meglio utilizzare un conto corrente personale o societario è abbastanza frequente. 

L’approccio classico, “sponsorizzato” da molti consulenti propende per la seconda ipotesi: aprire società offshore, aprire conto societario e depositare lì i propri fondi facendoli arrivare tramite fatture farlocche o via triangolazioni varie. 

A prima vista non fa una piega, ma in realtà le cose sono un pò più complesse e come sempre non vi è una soluzione univoca da proporre. 

In linea generale però questo approccio è sbagliato e presenta forti svantaggi, specie al giorno d’oggi. 

Dobbiamo sempre ricordarci di un punto fondamentale: anche se offshore, anche se tax free, anche se prive di contabilità, quando parliamo di società offshore stiamo comunque indicando una società di capitali.

Società che avrà un suo statuto ed un oggetto sociale, entrambi ben chiari alla banca che ci ha aperto il conto. 

Effettuare transazioni rilevanti in termini quantitativi, ma prive di qualsiasi sostanza commerciale porterà sicuramente la stessa ad accendere un lumicino sulla società ed a voler approfondire provenienza e motivazione di queste transazioni. 

In caso di dubbi la banca potrebbe benissimo decidere di chiudere il conto e segnalare i movimenti alle proprie autorità anti-riciclaggio. 

Stesso discorso vale in caso di movimenti tra due o più società offshore chiaramente collegate, tra conti diversi in diverse giurisdizioni della stessa società ( o della stessa persona ). 

Oggi quando si opera finanziariamente a livello internazionale il pericolo maggiore a cui di deve prestare attenzione non è tanto il CRS e lo scambio di informazioni, bensì la normativa AML/KYC. 

Finire segnalati ad un’autorità anti-riciclaggio significa vedersi congelare le proprie posizioni, per essere poi impossibilitati ad aprire qualsiasi altro conto bancario in quel paese o altrove.

Hai presente il CRIF in Italia? Amplificane gli effetti a livello internazionale e coprendo la portata del rischio. 

Come operare limitando il rischio? 

Se il tuo interesse è quello di proteggere i tuoi capitali utilizzando una società estera, con la quale magari avviare anche una profittevole attività internazionale il procedimento da seguire per limitare i rischi è il seguente. 

1) Trasferire i fondi dal tuo conto personale italiano ad un conto personale aperto nella stessa banca ove intendi poi aprire il conto della società.

2) Incorpora la società, avendo cura di focalizzare il più possibile l’attività che andrà a svolgere.

3) Apri il conto della società ed effettua il deposito tramite trasferimento interno alla banca. 

4) Inizia ad operare con la società. 

5) Se prevedi di avere spese personali da pagare, trasferisciti un rimborso spese, uno stipendio dal conto aziendale a quello personale. 

6) MAI usare il conto e la carta aziendale come bancomat. 

7) Non prendere alla leggera la normativa anti-riciclaggio ed anti finanziamento al terrorismo, se la tua banca vuole informazioni o chiarimenti collabora diligentemente. 

Di Andy

International Tax Planner and Offshore Services Provider.