BVI Sanzioni

Le Isole Vergini Britanniche (BVI) sono state identificate come la seconda destinazione più popolare per il denaro che lascia la Russia, dietro Cipro. 

Un rappresentante del governo inglese è volato alle Isole Vergini Britanniche per discutere urgentemente su come le sanzioni contro gli oligarchi russi possano essere implementate, onde evitare che i paradisi fiscali del Regno Unito possano fornire una scappatoia per coloro che cercano di sfuggire al giro di vite internazionale.

Amanda Milling ha incontrato i rappresentanti dell’industria dei servizi finanziari delle BVI per spiegare che era necessario attuare le nuove leggi sulle sanzioni approvate dal governo britannico.

Le BVI hanno promesso, come richiesto dalla legge britannica, di imporre le sanzioni imposte dal governo britannico, ma ci sono già oligarchi che hanno spostato grandi somme alle BVI nel tentativo di evitare che le loro fortune siano congelate.

Un oligarca russo, Alexei Mordashov, avrebbe spostato 1,3 miliardi di dollari di azioni alle BVI il giorno in cui è stato sanzionato nel Regno Unito. 

Il Guardian, ha identificato che la casa di Londra di Alisher Usmanov, azionista dell’Arsenal, e la villa nel Surrey, insieme ad 82 milioni di sterline, sono stati inseriti in trust con sede nelle BVI, legati all’oligarca.

Un portavoce della FCDO ha affermato: “Le BVI e altri territori d’oltremare già condividono informazioni riservate sui beneficiari effettivi delle società con gli organi di polizia del Regno Unito e hanno accettato di introdurre registri pubblici. Le sanzioni britanniche si applicano in tutti i territori d’oltremare e noi continueremo a sostenere la loro attuazione”.

La rappresentanza ha insistito sul fatto che un registro pubblico dovrà essere in vigore entro la fine del 2023, ma alcuni dei territori d’oltremare stanno resistendo alla proposta progettando di inserire delle scappatoie in modo che i proprietari effettivi possano continuare a tenere segreta la loro identità.

Nel 2018 il Regno Unito aveva stabilito che questi registri dovevano essere attivi entro il 2020, ma il Foreign Office ha reinterpretato la legislazione per dare ai territori d’oltremare tre anni in più.

Le Isole Cayman, un altro territorio britannico d’oltremare, hanno già pubblicato un documento di consultazione su come il registro funzionerà nel 2023.

Il documento contiene i dettagli per introdurre un’importante scappatoia nella legislazione che permetterà a chiunque di chiedere che il proprio nome non sia pubblicamente disponibile “a causa della natura delle attività dell’entità associata, o a causa delle sue caratteristiche o attributi personali quando è associato a tale entità, che metterà il proprietario effettivo, o qualsiasi persona che vive con lui, a grave rischio di danno o intimidazione“.

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Di Andy

International Tax Planner and Offshore Services Provider.