blacklist europea

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Finalmente la famosa blacklist europea è stata resa nota . Nella giornata di ieri , mercoledì 6 Dicembre , sono stati resi noti i nomi dei Paesi inseriti .

La selezione , avvenuta in base a criteri di trasparenza fiscale e cooperazione internazionale , contiene al momento 17 nomi : Samoa, Bahrein, Barbados, Grenada, Guam, Corea del Sud, Macao, Isole Marshall, Mongolia, Namibia, Palau, Panama, Saint Lucia, Samoa, Trinidad e Tobago, Tunisia ed Emirati Arabi Uniti.

Altri 47 nomi sono in una sorta di “lista grigia ” , tra questi compaiono Svizzera , Isole del Canale e altre dipendenze britanniche .

Strette di mano e felicitazioni tra i burocrati UE , ” un grande passo contro l’elusione ed il tax planning aggressivo ” . Ne siamo veramente sicuri e convinti ?

Eccovi una rapida analisi personale , da parte di qualcuno che di “aggressive tax planning” si occupa giornalmente .

Di 17 Paesi inseriti , 15 non si usano praticamente mai in relazione a scambi commerciali EU e non entrano mai in contatto diretto con aziende europee . Di questi 15 , 5-6 non hanno neanche un utilizzo pratico nel vcchio continente , al limite sono buoni veicoli per US e Asia e Oceania .

Emirati e Bahrein , quì voglio vedere come pensano di sanzionarli senza affossare l’definitivamnete l’economia europea .

Tutti i Paesi che normalmente si utilizzano per la pianificazione fiscale  , di fatto , neanche vengono mai citati dalla blacklist europea . Ringrazio i burocrati ed i loro “esperti” per questo .

Voglio però dare ai lettori un ulteriore spunto su cui ragionare .

I classici Paesi con cui si opera per la pianificazione fiscale in ambito europeo sono Malta , Cipro , Irlanda , Lussemburgo ed Olanda  . Conosciuti e più volte citati dai media e dai politici in cerca di visibilità . Ma sono solo loro ?  Veramente ?

Signori miei , no .

Andiamo in ordine sparso e mettiamo tutti di fronte alle loro responsabilità .

Partiamo dalle società tipo ” Limited Partnership” . Queste hanno la particolarità che , a determinate condizioni diventano fiscalmente trasparenti . Oltre alle Olandesi CV e alle Scozzesi LP , questa particolarità la troviamo anche in Danimarca e Svezia. Una Partnership danese o svedese adeguatamente costituita diventa tax free . Chi l’avrebbe mai detto eh ?

Madeira , isoletta portoghese in mezzo all’atlantico : 5% Corporate Tax .

Spagna : regime ETVE

Austria , Germania : Stifitung e Corporate Branch di società extra UE .

Quasi ogni Paese europeo ha in un modo o nell’altro un regime di tassazione favorevole ,compito di chi “costruisce” le strutture è individuare il giusto collegamento e seguirlo . Nessuna legge viene infranta ,semplicemente la si applica alla lettera .

Prestige Planning LLC

Di Andy

International Tax Planner and Offshore Services Provider.